Spegne le macchine della moglie in coma, che la tenevano in vita, e lei sussurra: “Sono una combattente”, rispondendo al suo incitamento che la riporta in vita

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By Caterina Stabile

La famiglia Lyndee si è ritrovata ad affrontare un capitolo della loro esistenza alquanto difficile, quando questa madre e moglie in coma viene accompagnata verso la morte non avendo alcuna speranza. Steven Pellettiere-Swapp si è trovato inaspettatamente ad affrontare un vero e proprio incubo: ha trovato sua madre, Lyndee, priva di sensi. La donna di 45 anni è rimasta in coma per 12 giorni strazianti, fino a quando i medici hanno consigliato alla famiglia di spegnere le macchine che la tenevano in vita.

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Un tipo di decisione che nessuna famiglia vorrebbe mai prendere, ma per onorare il desiderio di Lyndee di essere un donatore di organi, suo marito ed i suoi figli hanno acconsentito a spegnere le macchine. Dopo che i medici li hanno preparati a quello che sarebbe successo, i suoi familiari hanno salutano Lyndee uno per uno.

Spegne macchine della moglie

Spegne le macchine della moglie in coma e lei ritorna in vita

Quando è stato il turno di suo marito, l’uomo ha bisbigliato all’orecchio della moglie in coma: “Ho bisogno che tu combatta, ho bisogno che tu combatta”. Lyndee non poteva muoversi, non poteva parlare, ma proprio come le aveva chiesto suo marito ha sussurrato: “Sono una combattente”.

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Contro ogni aspettativa la donna in coma si è risvegliata lasciando la sua famiglia sconcertata dopo quel miracolo: subito dopo aver salutato la persona più importante della sua vita, dopo che le macchine erano state spente, lei è tornata vigile come una vera combattente. Da allora, Lyndee si è ripresa totalmente ed oggi ha deciso di condividere la sua storia per raccontare l’incredibile esperienza e come le parole di suo marito siano riuscite a riportarla in vita: “Solo perché non sei consapevole non significa che non puoi sentire, quindi dovresti sempre parlare con le persone che si trovano in quella situazione. Ti ascoltano!”.