Dopo aver condiviso un post nel quale elogia l’impegno di suo figlio di 14 anni che lavora in un fast food, un padre è stato travolto da una pioggia di critiche. L’orgoglio di questo genitore si è scontrato con lo sdegno del web che ha chiamato in causa la mancanza di etica, soffermandosi sul fatto che si trattasse di un ragazzino di 14 anni. Così è esplosa un’accesa discussione su Twitter dopo la condivisione dello screenshot del messaggio di quest’uomo originariamente pubblicato su Facebook.
Un contenuto che una volta approdato sulla piattaforma dove si cinguetta è diventato virale, facendo registrare in poco tempo migliaia di risposte e di condivisioni, alimentando anche il dibattito sul lavoro minorile che ha chiamato poi in causa delle polemiche relative agli ideali capitalisti.
Un padre elogia il figlio di 14 anni che lavora in un fast food: il web lo critica
Tutto il putiferio è esploso dopo questo post: “Un enorme riconoscimento per il mio ragazzo di 14 anni che lavora al Burger King ogni giorno che può, compresi i fine settimana, mentre la maggior parte dei ragazzi si gode l’estate. Lui va al lavoro presto, fa tardi la maggior parte delle volte ed adora ogni minuto. Stai guadagnando i tuoi soldi, risparmiando per un’auto, essendo responsabile nelle tue decisioni, per diventare un giovane rispettabile! Non potrei essere più orgoglioso di lui! Ci sono molte persone che dovrebbero prendere esempio!”.
Ma l’orgoglio paterno espresso da Chris Crawford, che elogia suo figlio di 14 anni perché lavora in un fast food, ha provocato aspre critiche da parte degli utenti, che hanno segnalato la loro posizione contraria. Chi ha condiviso lo screenshot su Twitter, ha allegato una didascalia per riassumere il suo disappunto: “Dio, è deprimente!”. Un commento condiviso da tanti utenti che hanno spostato l’attenzione sul lavoro minorile, ma alcune persone hanno difeso Chris. Tra le accuse più severe rivolte al genitore si sono registrate delle sonore rimostranze che hanno parlato di situazione “grottesca” ma anche “illegale”, altri ancora si sono chiesti come sia permesso ad un ragazzo così giovane lavorare tante ore.