La studentessa di informatica Graciela H. ha deciso di condividere la sua toccante esperienza di pre-morte, descrivendo quanto le é accaduto sul sito Near Death Experience Research Foundation. La giovane, sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, é morta in Costa Rica, salvo poi ritornare tra noi. Sembra incredibile quanto da lei narrato, in maniera molto precisa e dettagliata, ma persino i medici hanno dovuto arrendersi all’evidenza dei fatti: la studentessa é resuscitata.
Graciela ha precisato di non aver mai perso lucidità: ”Ho visto i medici che lavoravano velocemente su di me…Erano agitati. Hanno guardato i miei segni vitali e mi hanno fatto una rianimazione cardiopolmonare…”. Indubbiamente, il racconto della studentessa non può lasciare indifferenti, in un’epoca difficile che ci spinge sempre più verso la spiritualità e l’introspezione. ”Ognuno di loro ha cominciato a lasciare lentamente la stanza. Non ho capito perché si comportavano così. Tutto era tranquillo. Ho deciso di alzarmi…”, ha continuato a spiegare la studentessa.
”Solo il mio medico si trovava ancora sul posto, guardava il mio corpo. Ho deciso di avvicinarmi, ero in piedi vicino a lui, sentivo che era triste e che la sua anima soffriva. Ricordo che gli ho toccato la spalla, poi se n’é andato. Il mio corpo ha cominciato ad elevarsi ed elevarsi, posso dire di essere stata trasportata da una strana forza”, ha raccontato la studentessa di informatica.
La studentessa che si é svegliata all’obitorio: ”É stato fantastico, il mio corpo stava diventando più leggero…”
La studentessa ha continuato a spiegare, in maniera molto precisa, cosa le é accaduto, una volta ritrovatasi nell’aldilà: ”É stato fantastico, il mio corpo stava diventando più leggero. Mentre passavo attraverso il tetto della sala operatoria, ho scoperto che riuscivo a muovermi ovunque volessi. Sono stata portata in un posto dove…le nuvole erano brillanti, una stanza o uno spazio…”.
”Tutto intorno a me era chiaro, molto luminoso e il mio corpo si riempiva d’energia, gonfiando il mio petto di felicità…”, ha affermato la studentessa, descrivendo qualcosa di eccezionale, oltre l’umana ragione. ”Ho guardato le mie braccia, avevano la stessa forma degli arti umani, ma composte da una materia differente. La materia era come un gas bianco, mescolato con un bagliore bianco, un bagliore argenteo, bagliore perla intorno al mio corpo. Ero bella. Non avevo uno specchio per guardarmi in faccia, ma io…potevo sentire che il mio viso era carino, ho visto le mie braccia e le mie gambe, avevo un abito bianco, semplice, lungo, fatto di luce…”, ha dichiarato la studentessa, per poi fornire un altro interessante particolare: ”La mia voce era come quella di un adolescente, mischiata con il tono di voce di un bambino…”.
Ed é a questo punto che é avvenuto l’incontro con un Essere di Luce: ”All’improvviso una luce più chiara del mio corpo si é avvicinata…La sua luce mi abbagliava…Egli ha detto con una voce molto bella: ‘Non sarai in grado di continuare‘. Ricordo che parlavo la sua stessa lingua con la mente, anche lui parlava con la sua mente. Ho pianto perché non volevo tornare indietro, allora mi ha presa, mi ha abbracciata…É rimasto tranquillo tutto il tempo, mi ha dato la forza. Sentivo amore ed energia…”.
”Non esiste un amore e una forza in questo mondo comparabile a quella… Egli ha detto: ‘Sei stata mandata qui per sbaglio, lo sbaglio di qualcuno. Hai bisogno di tornare indietro… Per venire qui é necessario realizzare molte cose… Cerca di aiutare più persone!”, ha concluso la studentessa, prima di narrare cosa le é successo al risveglio in obitorio: ”Ho aperto gli occhi, tutto intorno c’erano porte metalliche, persone sui tavoli di metallo, un corpo aveva un altro corpo sulla parte superiore. Riconobbi il posto: ero nella camera mortuaria. Sentivo il ghiaccio sulle ciglia, il mio corpo era freddo. Non riuscivo a sentire nulla…Non ero nemmeno in grado di muovere il collo o parlare…”.
”Mi sentivo assonnata… Due o tre ore dopo ho sentito delle voci e ho riaperto gli occhi. Ho visto due infermieri… Sapevo cosa avrei dovuto fare…un contatto visivo con uno di loro…”, ha dichiarato la studentessa, intenta, in quel frangente, ad attirare l’attenzione di qualcuno per poter essere tirata fuori da quel luogo di morte. ”Avevo appena la forza di sbattere un paio di volte le palpebre e l’ho fatto. Mi é costata tanta fatica…”, ha ammesso Graciela. A questo punto, un’infermiera ha cercato di attirare l’attenzione di un collega, dicendo: ”Guarda, guarda, sta muovendo gli occhi!”. Purtroppo, però, l’infermiere non ha preso sul serio le parole della donna ed é scoppiato a ridere, affermando: ”Andiamo, questo posto fa paura”, senza verificare se davvero la studentessa avesse aperto gli occhi.
”Dentro di me stavo urlando: ‘Per favore, non lasciatemi!‘. Non ho chiuso gli occhi fino a quando non sono venute delle infermiere e dei medici. Tutto quello che ho sentito é stato qualcuno dire: ‘Chi ha fatto questo? Chi ha mandato questo paziente all’obitorio? I medici sono pazzi!”, ha raccontato la studentessa, ammettendo di essere riuscita a rilassarsi soltanto dopo essere uscita dall’obitorio e aver intrapreso una terapia riabilitativa per riprendere a camminare. La giovane ha dormito per tre o quattro giorni per rimettersi in forze. L’esperienza stupefacente che ha vissuto le ha insegnato tanto.
”Una delle cose che ho imparato é che non c’é tempo da perdere a fare cose sbagliate, dobbiamo fare tutto il bene per il nostro bene…dall’altra parte é come una banca, più si mette, più si otterrà alla fine.”, ha affermato la studentessa, lieta di aver portato un po’di speranza con la sua esperienza nell’aldilà.
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