Dopo aver cambiato la sua vita da uomo a donna, Karen ha suscitato un grande scalpore perché questa donna trans dopo la sua transizione di genere ora non si identifica più come umana, ma si sente un cavallo. Nel 2015 in un documentario intitolato Horse Being, Karen ha parlato della sua identità di cavallo, questo nuovo desiderio che in lei si è manifestato dopo il cambio di sesso da maschio a femmina.
Nel documentario in questione, vengono mostrate persone che giocano con un pony e diversi partecipanti si comportano come cavalli. Karen vuole che il governo l’aiuti ad eseguire gli interventi chirurgici necessari per completare la sua trasformazione in “trans-specie”, termine con cui si fa riferimento a quelle persone che non si sentono umane. Questa tendenza sta prendendo piede in tutto il mondo: esistono già delle comunità che si definiscono una società trans-specie, ovvero una comunità che dà sostegno a persone con identità non umane e le guida nelle sfide che si presentano ogni giorno a partire dal rifiuto della società. Questa rete di sostegno aiuta questi soggetti e tutti anche a sensibilizzare su ciò che vivono le trans-specie.
La donna trans che si identifica come un cavallo
Karen si identifica come un cavallo e rivela che intende procedere legalmente per rivendicare la sua identità, per questo sostiene che se il governo non lo supporterà con gli interventi chirurgici necessari alla sua trasformazione, considererà questo rifiuto una discriminazione. Come lei, molte persone hanno il desiderio di essere qualcuno o qualcos’altro, riuscire a definirsi non è un compito facile, riuscire ad accettarsi e capire perché si sentono diversi è la cosa più complicata devono vivere.
“Non è facile guardarsi allo specchio e non sentirsi identificati con ciò che si vede, sentire che il corpo che occupi non è quello che vuoi veramente o ti rende felice” – ha commentato Karen. Dopo il primo passo che l’ha portata a completare la transizione da uomo a donna, sottoponendosi agli interventi di cambio di sesso, ora vuole realizzare il suo sogno di cambiare il suo corpo di donna a quello di cavallo.
La sua vicenda ha animato le discussioni in rete, scatenando le proteste anche di coloro che accettano e promuovono la diversità e la rivendicazione della propria identità di genere. Chi invece si è detto solidale con lei, che si identifica come un cavallo, sostiene che la decisione di ogni individuo su ciò che vuole essere e ciò che lo rende felice deve essere rispettata.