Le persone transgender oltre alle difficoltà che si trovano ad affrontare per rivendicare la propria natura, devono anche intraprendere un’odissea burocratica per assicurarsi il riconoscimento dell’identità. Ancora oggi per loro è una vera e propria impresa riuscire ad ottenere dei nuovi documenti per confermare il cambio della loro sessualità, spesso dopo una lunga battaglia con il sistema possono vedersi riconosciuta la loro identità.
L’iter risulta più complesso in Paesi dove le persone transgender solo da poco hanno deciso di intraprendere la transizione. La testimonianza di Mike Nicolas Duran è quella della prima persona tran in Colombia, che non è riuscita cambiare facilmente la propria identità. Per mesi questo 30enne si è ritrovato osteggiato dopo che ha intrapreso l’iter legale per ottenere il suo certificato di nascita e mettere la lettera T (trans) nei documenti.
“Questo è solo il primo passo di una lunga strada che devo percorrere, ma il mio obiettivo è chiaro, lotterò perché il mio certificato di cittadinanza venga modificato“. La sua è una battaglia a nome di tutti i colombiani, che come lui, stanno affrontando il cammino di transizione e sauna come una rivendicazione di rispetto e di considerazione.
Un transgender denuncia le difficoltà incontrate nel suo Paese per avere il riconoscimento dell’identità
In alcuni Paesi, come nel caso del Messico, è stato possibile ottenere la modifica nell’identità delle persone transgender per questo Mike si è basato su queste esperienze per ottenerle: “È più che una semplice questione di rispetto ed inclusione, ho bisogno di mettere la ‘T’ sulla mia carta d’identità perché quando faccio alcune operazioni bancarie, ad esempio, a volte esitano ad aiutarmi”. Parlando del suo caso, il 30enne ha spiegato: “Sono nata donna ma mi sento un uomo ed il mio aspetto è completamente quello di un uomo, quindi quando le persone mi vedono si confondono, questo è avvilente e frustrante per me”.
Infatti Mike è nato donna con il nome di Eliana Mayerlin, a 15 anni ha avuto il suo primo figlio e poi altri due figli da suo marito con cui è stata insieme per più di 15 anni. Sebbene Mike sia riuscito a cambiare la sua identità nel registro, chiede che la sua carta d’identità possa essere modificata in modo che la sua integrità fisica venga pienamente rispettata.
“Ho bisogno di ottenere questo cambiamento perché sarebbe inutile se mettessero la M per il maschile sul mio documento d’identità e quindi rimuovessero la F per il femminile. Tutto questo perché? Perché se ad un certo punto la polizia mi arresterà, dovrò permettere a qualsiasi funzionario di toccare le mie parti intime, perché a prima vista sono un uomo ma intrappolato nel corpo di una donna, merito rispetto e dignità verso me stesso, per questo motivo chiedo che venga modificato con la T per transgender“.