“C’è stato un momento in cui ho pensato non ho più figlie”: una madre scopre che le sue 3 figlie si identificano come non binarie

Foto dell'autore

By Caterina Stabile

Una madre si è ritrovata ad affrontare una situazione alquanto delicata: le sue tre figlie non binarie hanno rivendicato la loro identità, un tema molto attuale che chiama in causa i diritti della comunità LGBTIQ+ e l’identità sessuale e di genere. Nonostante il suo dolore, Carrie Grant, conduttrice televisiva britannica, ha reagito cercando di capire i reali bisogni delle figlie.

Da madre che ha visto come le sue figlie si sono avvicinate al processo che le ha spinte a definire le loro identità nel corso della loro crescita, ha dovuto prendere consapevolezza che alcuni concetti tradizionali si devono superare e che i cambiamenti costano fatica per essere compresi. Per la popolare presentatrice televisiva e vocal coach inglese, è stata più che una sfida accettare la definizione attribuita alle tre figlie non binarie.

Il racconto della madre che ha pianto quando ha scoperto che ha delle figlie non binarie

Durante un’intervista raccolta dal Sunday Times, le sue tre figlie si sono dichiarate “non binarie”: Olive Grey, 26 anni, Tylan, 19, ed Arlo, 15, hanno spiegato di aver iniziato ad usare pronomi non binari. Nel caso di Arlo, si identifica come “semigirl”, ovvero una persona che non si identifica completamente come una donna. Come ha spiegato Carrie, madre di quattro figli, quando ha saputo che le sue figlie avevano trovato la loro vera identità, ha pianto perché aveva difficoltà a capire cosa significasse.

unica donna rimasta 2

Leggi anche: Giovane di genere non binario denuncia il comportamento del parrucchiere che rifiuta di tagliarle i capelli in quanto donna

 “C’è stato un momento in cui ho pensato ‘Oh, non ho più figlie’ […] Ho sempre voluto avere figlie. Sono l’unica donna rimasta in famiglia” –  ha spiegato al Sunday Times. Tuttavia, sapeva che era una tappa che doveva affrontare e superare come ha precisato Carrie: “Sono riuscita a pensare, ‘Okay, ho bisogno di piangere e andare avanti'”. Per ora nessuna delle tre figlie ha subito alcun trattamento ormonale, ma si identificano come non binarie iniziando ad usare i rispettivi pronomi. Si specifica che le persone non binarie non si identificano né con il genere femminile né con quello maschile, ma non sono nemmeno classificate come transgender.

La popolare vocal coach, ha detto che ha ancora qualche difficoltà ad abituarsi a chiamare le figlie con il pronome corretto e che a volte si sbaglia, per trovare la comprensione da parte di Olive Grey, Tylan, Arlo che dicono di capirla e che non si deve scusare sempre, visto che si sta adattando con loro ai cambiamenti.