Le donne hanno lavorato duramente per affermarsi. Per anni e anni. Guardandole oggi sembra impossibile pensare che negli anni ‘50 e 60 tante cose ordinarie, erano loro vietate.
Le nostre mamme e le nostre nonne lo ricorderanno certamente, le nuove generazioni forse lo apprenderanno con stupore.
Per questo si può tranquillamente affermare che negli ultimi 60 anni le donne hanno conquistato un’autonomia ed una indipendenza prima sconosciute.
Un’inchiesta pubblicata qualche anno fa proprio negli Stati Uniti, ha messo in risalto alcune cose che una donna non poteva fare sino agli anni 60.
Vediamo la panoramica e facciamo un confronto con la situazione italiana.
11 cose ordinarie, ma vietate alle donne negli anni ’50 e ’60:
1- Aprire un conto corrente
La donna americana sino al 1974, cioè sino alla promulgazione del Equal Credit Opportunity Act non poteva aprire un proprio conto.
Doveva avere il consenso del marito o di un parente, altrimenti rischiava di essere discriminata in tutta una serie di operazioni bancarie o finanziarie.
In Italia è del 1975 la Legge che sancisce la possibilità della comunione dei beni, e quindi anche dei depositi bancari, nell’ambito di una coppia.
2- Non poteva far parte di una giuria
Tra le 11 cose ordinarie vietate alle donne è questa una delle più sorprendenti. Una donna non poteva sedere come Giudice in un Tribunale sino quasi alla fine degli anni 60.
Infatti fu il Missisipi l’ultimo stato americano che, nel 1968, acconsentì a che una donna potesse far parte della Giuria popolare.
In Italia l’accesso delle donne in Magistratura avviene invece con diversi anni di anticipo. È del 1963 la Legge che consente l’apertura in Magistratura alle donne.
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3- Non poteva svolgere l’attività di avvocato
Sembra incredibile, ma sino agli inizi degli anni 70 poteva essere impedito ad una donna di assistere un imputato durante un processo.
In questo campo professionale l’Italia dimostra una apertura decisamente più ampia.
Infatti la prima iscrizione all’Albo degli avvocati risale al 1883, con il nome di Lidia Poet, mentre è dal 1919 che una donna può svolgere la professione.
Il divieto di scegliere sulla maternità
4- Prendere un anticoncezionale
Tra le cose ordinarie precluse alle donne troviamo quella che maggiormente fa discutere. Nonostante la famosa pillola sia stata lanciata negli Stati Uniti nel 1960, la sua vendita é stata vietata da molti Stati ancora per diversi anni.
Una donna cioè che viveva in un determinato Stato degli Stati Uniti non poteva aver accesso alla pillola anticoncezionale in quanto non permessa.
Ricordiamo che anche in Italia, sino al 1971, non era permesso l’uso della pillola.
5- Avere il congedo di maternità
Tra le cose ordinarie oggi, vietata invece fino a pochi anni fa. Questa importante conquista data solamente 1978.
Prima di allora, cioè prima che venisse resa esecutiva la legge sulla tutela della maternità, se una donna rimaneva incinta poteva perdere il lavoro.
Infatti non esisteva una legge che tutelava il periodo di maternità delle neo mamme.
In questo campo l’Italia ha dimostrato una maggiore attenzione nella difesa della maternità introducendo il divieto di licenziamento nel 1971.
Da quella data infatti non fu più possibile licenziare una donna che rimaneva incinta.
6- Partecipare ed iscriversi a corpi militari
Forse una delle cose meno ordinarie, ma comunque una conquista. Perché quello della difesa è sempre stato considerato un compito ed un ruolo prettamente maschile.
Una donna infatti non poteva servire il proprio Paese, iscrivendosi ad una Accademia sino al 1976.
In Italia una donna non poteva pensare di servire nell’esercito sino al 1999, nonostante il ruolo molto attivo che le donne italiane ebbero nella Resistenza.
7- Allattare in pubblico
Le mamme non potevano nutrire al seno i propri figli in pubblico. Il divieto è durato sino a quando il Congresso ha approvato una proposta di legge, rendendo illegale questa discriminazione. Tutt’oggi è motivo di discussione, una delle cose che i benpensanti condannano.
E infine :
8- Partecipare alla maratona di Boston
La leggendaria maratona è stata una prerogativa maschile fino al 1972. Oggi rientra tra le cose ordinarie anche per le donne.
9- Diventare astronauta
La NASA ha negato la possibilità alle donne fino a quando Sally Ride ha rotto gli schemi nel 1978.
10- Combattere in prima linea
Nonostante tutto il duro lavoro che le donne hanno esercitato per decenni, non sono state ammesse in prima linea sino al 2013.
11- Frequentare un’ Università prestigiosa
Negli Stati Uniti la formazione scolastica superiore è da sempre considerata l’anticamera per poter ricoprire ruoli di rilievo anche nel campo delle Istituzioni.
Pensate così che Harward, nome prestigioso nell’ambito delle Università americane, ammette le donne solo dal 1977.
Quindi non deve sorprendere che solo nel 1984 una donna abbia tentato la candidatura per ricoprire la carica presidenziale.
Mentre, in Italia, già nel 1976, una donna ricoprì il prestigioso incarico di Ministro della Repubblica. Parliamo dell’onorevole Tina Anselmi.
Come si può vedere, il ruolo e la condizione femminile hanno dovuto aspettare anni per vedere riconosciuta la capacità delle donne in diversi aspetti della vita.