Essere un empatico può portarti a soffrire di stanchezza surrenale, insonnia ed esaurimento emotivo

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By Alice Iz

Essere un empatico significa possedere una particolare sensibilità ed un’emotività fuori dal comune. Percepire sentimenti e stati d’animo altrui come se fossero i propri. Condividerne il bello, soffrire dello stesso dolore.

Alla lunga questa capacità  o “dono speciale”, come a volte viene definita l’empatia, può avere conseguenze sulla salute psicofisica dell’empatico.

Stanchezza surrenale

Essere empatico può esporti a questi rischi

Le emozioni e i sentimenti negativi che inevitabilmente assorbe quando si trova a contatto con gli altri, possono minare la sua serenità interiore, prosciugare la sua energia.

Abbiamo già trattato argomenti simili. Abbiamo visto come una persona empatica si sente fortemente a disagio accanto alle persone non autentiche.

Ma forse non tutti sanno che essere un empatico può  esporre al rischio di soffrire di stanchezza surrenale, insonnia ed esaurimento emotivo.

Essere un empatico

La stanchezza surrenale

Nota anche con il nome di iposurrenia, è una disfunzione delle ghiandole surrenali che causa un rallentamento nella produzione degli ormoni.

Le conseguenze del loro cattivo funzionamento, portano l’empatico a sentirsi particolarmente stanco ed affaticato.

Assorbire stati d’animo ed emozioni altrui, soprattutto quando negative e distruttive, mettono una persona empatica, in una condizione di maggiore stress. Quanto questo avviene, le ghiandole surrenali rilasciano un maggior numero di ormoni per affrontare la condizione di disagio che si sta avvertendo.

È a questo punto che può sopraggiungere per un empatico, l’insonnia o comunque una particolare difficoltà a prendere sonno e a riposare correttamente.

Ma la stimolazione continua delle ghiandole e la produzione eccessiva di ormoni che dovrebbero aumentare l’energia, possono causare una sorta di cortocircuito delle stesse e quindi ottenere l’effetto opposto.

I sintomi della stanchezza surrenale

I sintomi della stanchezza surrenale con cui un empatico potrebbe vedersi costretto a fare i conti sono:

  • Libido assente,
  • stanchezza permanente
  • desiderio di cibi salati e dolci,
  • vertigini e mal di testa frequenti,
  • sindrome premestruale accentuata,
  • peggioramento dei sintomi legati alla menopausa,
  • sbalzi di umore, irascibilità,
  • squilibri ormonale e / o esaurimento,
  • problemi di memoria,
  • tensione cronica dei muscoli, pressione sanguigna alta,
  • raffreddori frequenti,
  • allergie.

Un empatico dovrebbe imparare a “difendersi” da questi rischi adottando uno stile di vita che gli consenta di scaricare lo stress ricaricare le pile in modo naturale ed efficace.

Passare molto tempo all’aria aperta, praticare una regolare attività fisica, trascorrere quanto più tempo possibile in compagnia di persone positive e propositive, restano i consigli migliori.

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