Esiste. È una percezione speciale, la capacità di sentire anche ciò che non può essere sentito. Il sesto senso di una mamma è quella voce interiore che guida, avverte, suggerisce.
Quante volte è capitato ad una madre di svegliarsi improvvisamente nel cuore della notte e scoprire che il figlio scottava per la febbre alta?
O di avvertire uno strano senso di pesantezza sul petto e ricevere poco dopo la telefonata della scuola che consigliava di recarsi in sede il prima possibile?
Così come quella gioia improvvisa che coincide con il risultato brillante della propria figlia?
Quello che chiamiamo sesto senso è la voce della sensibilità, dell’intuito, tutti aspetti che una mamma sviluppa in maniera naturale e potente.
6 segnali che ti invia il tuo intuito e che non dovresti mai ignorare
Una ricerca approfondita della Washington University di St. Louis ha prodotto uno studio molto interessante sul tema.
Avviene cioè una sorta di sviluppo delle percezioni e dell’intuito che consente una sensibilità e un’attenzione maggiori.
È come se si acutizzassero i sensi, grazie alle maggiori connessioni tra i neuroni e il sistema limbico, deputato alle emozioni.
Un vero e proprio radar in grado di intercettare, anche a distanza, pericoli, ma anche opportunità che riguardano la quotidianità dei figli.
Non importa quanto lontani siano, una madre riesce a sentire, a percepire le loro emozioni, persino gli stati d’animo. A volte sono quasi tangibili.
Soprattutto nei primi anni di vita del bambino, quando gli aspetti emozionali, un rapido sguardo, costituiscono appunto quel sesto senso capace di capire senza filtri.
La mente può ingannare, ascoltiamo le nostre intuizioni
Si potrebbe quasi dire che è come se un angelo custode fosse perennemente accanto alla mamma per suggerire, guidare o mettere in guardia.
Connessioni talmente profonde che fanno percepire anche le innocenti bugie del proprio figlio.
O risvegli improvvisi nel cuore della notte, senza che nessuna sveglia abbia suonato, ma come previsione di un bisogno imminente dei propri figli.
La necessità di essere tranquillizzati per un brutto sogno, o semplicemente il bisogno di vedere la mamma sempre pronta ed attenta, anche a notte fonda.
Fidarsi del proprio intuito non è solo giusto, è spesso necessario
È come se si realizzasse una forma di comunicazione molto personale, un sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda.
Si, perchè anche i bambini, soprattutto nei primi anni di vita, non si relazionano, ovviamente, sul piano razionale, ma prediligono il canale emotivo.
Il linguaggio dei bambini è immediato, intuitivo, poco attento alle parole e disegnato sulle emozioni personali.
E, proprio per questo, è necessario che la mamma sia in grado di sintonizzarsi con lui, decifrandone, attraverso il sesto senso, bisogni e necessità.
Una sorta di saggezza del cuore, un dono che deriva da un’ appartenenza naturale, immediata.
Invito alla lettura:
Madre e figlia, un legame d’amore e di amicizia unico e irripetibile che durerà per sempre