La mente può ingannare, ascoltiamo le nostre intuizioni

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By Deborah Doca

La nostra mente può ingannarci, meglio dar retta alle nostre intuizioni!

Albert Einstein, che la storia ricorda come un grande Fisico, ebbe a dire: “La mente intuitiva è un regalo sacro e la mente razionale è un servitore fedele.
Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il regalo.”

Pensiamoci un attimo: quante volte siamo alle prese con un dilemma, una decisione non facile.

Istintivamente saremmo portati a prendere il sentiero A poi, ripensandoci, imbocchiamo quello B.

Così come quando scacciamo , quasi infastiditi, quelle sensazioni a fior di pelle che sembrano suggerirci qualcosa, riguardo una persona, una situazione, e invece di prestargli orecchio le mettiamo a tacere anche in malo modo.

Cosa sta accadendo ?
Semplicemente, come ricordava Einstein, ubbidiamo in maniera fedele e passiva a schemi, concetti, abitudini considerate come giuste, come l’unica strada da percorrere.

E dire che, non solo Einstein, ma tanti altri uomini di scienza, in una ipotetica partita tra intuito e ragione si sono schierati a favore della prima.

Carl Friedrich Gauss, matematico, astronomo e fisico tedesco, esperto in analisi matematica, statistica, calcolo numerico, geometria differenziale disse:

“Finalmente l’altro ieri ci sono riuscito – non per i miei sforzi, ma per la grazia del Signore. Come un lampo improvviso, l’indovinello è stato risolto. Non sono in grado di spiegare qual è stato il filo conduttore che ha connesso quello che già conoscevo con ciò che ha reso possibile il mio successo.”

Sicuramente la risposta riguarda il potere dell’intuizione.

Come definirla allora?
Abitualmente la si presenta come una forma di conoscenza immediata, diretta, contrapposta alla logica del ragionamento.

Due tipologie di conoscenza, le cui fonti sono diametralmente diverse.

Per molti di noi la fonte principale, se non esclusiva sono gli schemi, le abitudini, i miti contemporanei, il successo, l’esteriorità, il sentirsi gratificati. Impossibile discostarsi dal sentiero battuto pena , appunto, il venir meno di questi concetti.

Altri, invece, superficialmente considerati ” strani o non inquadrati, ascoltano più volentieri quello che è chiamato il sussurro del cuore, e per farlo ricorrono a comportamenti e stili di vita che interrompono il frenetico e assordante chiasso che invade, in ogni secondo, la nostra mente.

Il nostro cuore, diceva un mistico errante vissuto tra il ‘700 e gli inizi del ‘800, è come uno scrigno provvisto di un enorme serratura,

Molte persone smarriscono completamente la chiave per riuscire ad aprirlo, non capendo che la serratura è costituita dal nostro cuore.

Non si tratta quindi di mettere in competizione, in antitesi, due forme di pensiero, quanto di riuscire a equilibrarle.

Interessante a questo proposito lo studio condotto dalla Drexel University di Philadelphia sulla capacità di risoluzione dei problemi.

Volere a tutti i costi seguire solo ed esclusivamente un pensiero logico, razionale, senza ponderare spunti che ci arrivano dall’intuito, non solo rischia di farci sbagliare di più ma, anche, ci impegna per più tempo e con un dispendio di energie maggiore.

La mente razionale o conscia subisce infatti le insidie dell’ansia, della fretta, della logica del successo, mentre quella inconscia ci fornisce chiavi di accesso alla soluzione che, spesso, ignoriamo completamente.

Il perchè di tutto questo risiede nella schiavitù mentale che ci portiamo dietro come un fardello pesante.

Non potendo, sempre secondo un pensiero logico, definire l’intuizione, coglierne la fonte in maniera esatta e razionale, preferiamo relegarla in qualche soffitta della nostra esistenza.

L’intuizione nasconde spesso un cambio di rotta rispetto alle abitudini ed ai pensieri scontati.

La parte razionale di ognuno di noi, concentrata sul proprio ego e sulla smania di successo, taglia alla radice quel germoglio di novità, quel lampo improvviso, quella voce dl cuore.

Recuperarne l’ascolto è fondamentale per vivere meglio e con maggior efficacia anche. Proprio per la capacità che ci fornisce di superare e risolvere problemi che paiono insormontabili!