L’esaurimento emotivo è uno stato che può essere raggiunto a causa di un eccessivo sforzo, prolungato nel tempo.
Con quanto appena detto, non ci riferiamo solo ad eccessi lavorativi, ma anche a quei conflitti, litigi che in vario modo, vanno a minare la nostra mente e il nostro corpo.
L’esaurimento emotivo non viene da un momento all’altro, poiché si tratta di un processo che viene a crearsi lentamente: rimane latente per un po’, quasi fosse un vulcano quiescente, finché non arriva il momento in cui la persona collassa.
Stiamo parlando di un crollo psico-fisico, quindi, che può portare il soggetto in questione in uno stato di paralisi, ad una depressione profonda o ad una malattia cronica.
Ma perché si verifica questo crollo nella vita di una persona?
Semplice. Perché superiamo i limiti consentiti dal nostro corpo che, letteralmente, non ce la fa più e cede.
Sebbene l’esaurimento emotivo sia vissuto come affaticamento mentale, di solito è anche accompagnato da una grande stanchezza fisica.
Quando ciò accade, si avverte, in modo generalizzato, una sensazione di pesantezza, di incapacità di andare avanti.
Si cade in una sorta di paralisi, in un’inerzia limitante da cui è difficile poter riemergere.
Le cause dell’esaurimento emotivo
L’esaurimento emotivo viene a crearsi a causa dello squilibrio esistente tra ciò che diamo e ciò che riceviamo.
Coloro che ne sono vittime, generalmente, tendono a dare tutte se stesse in quello che fanno : al lavoro, a casa, nella coppia o in qualsiasi altro campo della vita quotidiana.
In generale, questo sembra verificarsi soprattutto in quei settori in cui sembra esserci una “forte domanda” che, a sua volta, richiede grandi sacrifici.
In un lavoro in cui vi è un alto rischio di licenziamento, per esempio, o in una casa i cui membri sono pieni di problemi e richiedono maggiore attenzione o anche quando il nostro partner vive una situazione di conflitto o di serie difficoltà.
L’errore più comune che compie una persona sfinita mentalmente e fisicamente, è proprio quello di non riuscire a trovare tempo per se stessa, soprattutto in quei casi in cui non riceve sufficiente apprezzamento, affetto o considerazione.
Si comporta come se lei non avesse alcun tipo di bisogni o come se fosse più forte degli altri e quindi in grado di gestire tutto da sola.
I primi sintomi dell’esaurimento
Poichè abbiamo detto che l’esaurimento emotivo non si manifesta da un giorno all’altro, è importante fare attenzione ad alcuni segnali, che siamo soliti ignorare, per poter riuscire a prendere la situazione in mano e in tempo, possibilmente.
I sintomi iniziali dell’esaurimento emotivo sono:
– Stanchezza fisica. La persona si sente spesso affaticata.
Appena apre gli occhi prova una forte sensazione di malessere, poiché pensa a quanto possa essere estremamente difficile riuscire ad affrontare la giornata che la attende.
– Insonnia. Per quanto possa sembrare contraddittorio, una persona con un esaurimento emotivo ha serie difficoltà a dormire, poiché ha tanti problemi che le offuscano la testa.
– Irritabilità. La persona inoltre tende frequentemente a manifestare un senso di disagio e una perdita di autocontrollo: per questo può risultare essere sempre scontrosa o troppo sensibile a qualsiasi critica o gesto di disapprovazione.
– Mancanza di motivazione. Chi soffre di esaurimento emotivo inizia ad agire meccanicamente, come se si fosse quasi costretti a fare quello che si fa, per tutto il tempo.
Insomma il soggetto in questione non sembra mostrare alcun entusiasmo o interesse per le sue attività.
– Distensione affettiva. In questi casi, le emozioni quindi iniziano ad essere più piatte, come se il soggetto non riuscisse a provare praticamente più nulla.
– Vuoti di memoria. La saturazione di informazioni e / o stimoli può anche poter portare ad alcuni problemi di memoria in questi soggetti, che si ritrovano a dimenticare facilmente anche le piccole cose.
– Difficoltà a pensare. Vittima di un esaurimento emotivo, la persona può inoltre potersi sentire confusa.
Ogni attività le sembrerà quasi comportarle un maggior dispendio di tempo rispetto a prima, poiché ragiona più lentamente.
Modi per uscire dall’esaurimento emotivo
Il modo migliore per superare il problema in questione è, naturalmente, il riposo.
Bisogna trovare il tempo libero per rilassarsi ed essere tranquilli.
Le persone che chiedono troppo a se stesse, arrivano a non prendersi più giorni di ferie o a non andare in vacanza.
Questo è estremamente sbagliato.
Prima o poi un simile atteggiamento non può far altro che condurvi ad un eccessivo affaticamento.
Un’altra soluzione?
Provate a lavorare sul vostro atteggiamento circa gli obblighi quotidiani che avete, affinché possiate adottarne uno nuovo, più sano.
Ogni giorno dovreste imparare infatti a dedicare del tempo non solo agli impegni, ma anche a dei piccoli momenti di riposo o a delle attività che potrebbero gratificarvi.
Dobbiamo mettere da parte le nostre ossessioni per la perfezione e essere più consapevoli di noi stessi.
Per riuscirci, proviamo a passare qualche ora al giorno, da soli.
Respiriamo, riconnettiamoci con ciò che siamo e con ciò che vogliamo.
È essenziale sviluppare atteggiamenti di comprensione e gentilezza verso noi stessi, altrimenti può risultare impossibile andare avanti.