Capita a tutti di ricadere in situazioni, relazioni, rapporti di lavoro che si sarebbero voluti diversi e che, invece, ci fanno ripiombare in contesti che si pensavano superati per sempre.
Accade, perchè quello che il passato avrebbe dovuto insegnarci, in realtà non ha portato la giusta lezione.
Molti si lamentano del proprio lavoro, della propria situazione economica, del rapporto con il partner e con i figli, si lamentano della vita in generale, ma non fanno niente per cambiare.
Queste persone non si muovono, vedono scorrere il tempo e la loro vita, sempre ripetitiva, attendendo il momento giusto per cambiare.
Ignare che cambiare significa prima di tutto apprendere le lezioni e gli insegnamenti della vita, fare cioè un passo o più passi nei confronti delle proprie idee e visioni delle cose.
Rimanere travolti in una corsa senza respiro, ingannando se stessi prima di tutto, è la classica scorciatoia per ricadere in situazioni che si pensavano superate.
Quante volte si inizia una relazione per trovarsi, dopo poco tempo, di nuovo alle prese con soggetti che tolgono energie, spengono la voglia di vivere?
Non si comprende il motivo per il quale si ripete ciò che si era vissuto poco prima, quale forza sembra spingere in quella direzione, quale ferita non sanata determina ancora una scelta del genere.
Sappiamo che nulla avviene per caso, che nessuno entra nella vita di qualcuno senza uno scopo.
È questo che bisogna approfondire, perchè il ripetersi di taluni atteggiamenti e le conseguenze che ne derivano, possono significare che un processo interiore non è stato affrontato o completato del tutto.
Una tendenza marcata alla dipendenza, fattore che negli ultimi tempi interessa in modo eguale sia donne che uomini, rivela una incapacità di fare i conti con la propria maturità ed indipendenza, e quello che viene definito come difetto nell’altra persona in realtà è una propria difficoltà di crescere ed evolvere.
Ogni incontro ed ogni relazione offrono opportunità, spunti per migliorare, crescere, maturare.
Non è una considerazione utilitaristica, è solo il risultato di processi che, se rimangono incompiuti, si ripresentano con gli stessi problemi e gli stessi risultati di sempre.
“Le persone più felici non sono quelle che hanno il meglio da ogni cosa, ma coloro che riescono a trarne il miglior insegnamento” diceva Albert Einstein, focalizzando l’attenzione proprio su questo delicato passaggio personale, sulla crescita, la riparazione di antiche ferite e l’evoluzione verso traguardi più ricchi ed intensi.
Pensare di cambiare qualcosa nella propria vita, senza cambiare se stessi, significa solo fare in modo che tutto quello che vorremmo appartenesse al passato, ritorni.