Gli invidiosi e le persone distruttive vanno tenute a distanza.
” Allontanati da quelle persone che reagiscono male quando ottieni qualcosa.”
(Ester Chaves)
Basterebbe questa semplice e vera affermazione per capire come siamo spesso contornati da una coltre sottile, ma potente, di energie negative.
Fatta di invidia, pettegolezzo, rancore. Qualche sociologo afferma che è il substrato, involontario, ma inevitabile, di una società fondata sulla competizione e sulla concorrenza, ma crediamo le cose non siano così.
Sfortunatamente, c’è molto male in giro, anche dentro persone che non avrebbero mai immaginato di poter agire in modo crudele.
Persone mascherate da gentilezza e buone maniere, che mostrano in breve l’opposto di quello che erano un tempo, e che reagiscono in questo modo quando si qualcuno raggiunge un obiettivo, vince una sfida, capovolge le previsioni.
Non accettano che l’altro possa sorridere, sognare, avanzare e conquistare, dato che loro stessi non riescono a togliersi di dosso la loro staticità, e quindi l’unica spinta che sentono è quella di rovinare la vita degli altri, proprio mentre la loro si spegne miseramente.
Contornarsi invece di coloro che non nutrono sentimenti di invidia e cattiveria è la scelta migliore che si possa fare.
Non per creare una sorta di Eden dorato attorno a se, ma per non rimanere impigliati in quella rete di negatività che questi sentimenti negativi alimentano.
Tenere accanto chi non vede l’ora di gettare secchiate di acqua gelata su un’idea, un progetto, su chi vede sempre qualche lato oscuro equivale a dare spazio a questa mentalità fondata sulla negazione.
Non si tratta di evitare consigli quanto di saper distinguere la critica, a volte costruttiva e migliorativa, dall’intento contrario, quello che vuole distruggere ad ogni costo.
Pensare solo a se stessi non sarà mai salutare per nessuno, ma l’eccesso opposto, quello cioè di dipendere dai giudizi altrui, ancora peggio.
Chi si dimentica di se, concentrandosi solo sulle reazioni di quelli della porta accanto, finirà per sentirsi peggio di chiunque altro.
E dal momento che queste persone non hanno mai imparato a rincorrere i loro desideri, possono solo provare a distruggere il successo dell’altro, seminando pettegolezzi e malvagità.
Tra due estremi quindi, meglio quello che ama provare, sperimentare, conoscere.
Soprattutto quando ha un fine, un obiettivo in grado di portare qualcosa di positivo non solo alla persona che intraprende la sfida ma anche ai suoi familiari, amici.
L’esempio e la positività possono sconfiggere qualsiasi cassandra, dare forza ed entusiasmo.
Quello che manca a coloro che criticano, e per questo vorrebbero un mondo grigio ed immutabile.
Quando vedranno che esiste anche il sole, forse, si ricrederanno.