Ogni addio ad una persona cara è un dolore che lacera, un’assenza che strazia. Ma perdere una madre significa molto di più. Significa perdere una parte della nostra anima. La più profonda forse, sicuramente la più antica.
No, affrontare un lutto non è facile. Non siamo pronti a farlo e non lo saremo mai. Anche quando esso è l’epilogo di una lunga malattia, quando la parola addio aleggia intorno a noi, non siamo comunque pronti. Non si può esserlo quando ad andar via è una madre.
In un solo attimo ci troviamo a perdere tutto. Colei che ci ha dato la vita e cresciuto con amore. La nostra prima compagna di giochi, la guida per i nostri passi, la dolce complice dei nostri misfatti. La nostra confidente più fidata.
Ed è con una madre che cresce la nostra anima, che matura, che si arricchisce. Attraverso i suoi esempi, le sue carezze e quei rimproveri dettati solo dall’amore e dalla dignità. È con lei che va via una parte… quando siamo costretti a dirle addio.
Perdere una madre significa perdere un po’ di sé
Un po’ di quella sicurezza acquisita anche e soprattutto per merito suo. Ci ritroviamo improvvisamente smarriti, più fragili. Come quando muovevamo i primi passi, ma questa volta senza il sostegno di quella mano amica.
Perdere una madre è dolore. Un dolore con cui inevitabilmente impareremo a convivere, ma che durerà tutta la vita. Sarà presente più vivo che mai nelle occasioni di festa, guardando quella sedia vuota con occhi lucidi e un nodo in gola.
Quando alzeremo istintivamente il telefono per sentire la sua voce, per raccontarle di noi, ma dall’altra parte ci sarà il silenzio.
Quando a sera ci ritroveremo soli e guardando il cielo la cercheremo tra le stelle. E la nostra preghiera più bella, la dedicheremo a lei.
Perdere una madre è tutto questo e molto di più. Un pezzo della nostra anima che si allontana. L’unico conforto, è saperlo insieme a lei.
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