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“I dottori volevano che fossi maschio”: una donna intersessuale vuole recuperare l’utero rimosso alla nascita e racconta la sua storia sui social

Publicato da
Caterina Stabile

Luna Animisha oggi rivendica il suo diritto di donna intersessuale per questo vuole recuperare il suo utero rimosso alla nascita, quando i medici hanno scelto il suo genere. Luna Animisha alla nascita presentava sia i genitali maschili che quelli femminili, ed i medici che hanno assistito al suo parto hanno stabilito che sarebbe stata un maschio e le hanno rimosso l’utero.

Dopo una vita passata a soffrire per una decisione che non ha preso in prima persona, oggi vuole avere di nuovo il meglio di entrambi i mondi per il suo corpo e pretende che si faccia giustizia. La storia di questa donna intersessuale arriva dalle Hawaii: Luna vuole farsi ripiantare l’utero, dopo che le è stato rimosso alla nascita per un motivo insolito. Luna ha 24 anni ma anche se tutto in lei la riconduce al genere maschile, si è sempre sentita una femmina.

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La sua disforia di genere le ha causato non solo molte critiche ma l’ha resa anche vittima di bullismo. Ma oggi da donna intersessuale rivendica il suo diritto di essere una donna non una donna trans, dal momento che è venuta al mondo con genitali sia maschili che femminili, un fenomeno noto come “ermafroditismo” oggi riconosciuto in campo medico con il termine intersessualità.

Una donna intersessuale vuole recuperare l’utero: “Mi manca metà di me stessa, con cui sono nata”

All’età di 14 anni, ha appreso che al momento del parto, i medici hanno deciso volontariamente di rimuovere il suo utero e cucirle i genitali femminili. In pratica, secondo Luna i medici le hanno assegnato il genere maschile e così i suoi genitori l’hanno cresciuta come maschio. “Penso che sia barbaro, dal momento che i bambini non possono mai acconsentire. I bambini intersessuali vengono trattati allo stesso modo di cani e gatti, rimuovendo i loro organi, ed è molto traumatico per noi”.

Un evento sconvolgente che ha causato molti problemi di identità a questa donna intersessuale, cagionandole persino pensieri suicidi perché non si sentiva a suo agio con l’abbigliamento e l’immagine di genere assegnatagli alla nascita. Le cose sono cambiate quando Luna è cresciuta, quando ha deciso di staccarsi dalla vita da uomo, per abbracciare il genere femminile, prendendo estrogeni e progesterone per compensare la mancanza di utero.

Ma non vuole fare una transizione completa infatti ha raccontato: “Sarebbe un miracolo poter essere di nuovo intersessuale, perché questo è quello che sono. Se passassi completamente al genere femminile, mi troverei nella stessa situazione in cui mi trovo ora, dove mi manca metà di me stessa, con cui sono nata”.

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Luna ha consultato un chirurgo plastico per ricostruire i suoi organi femminili e trapiantare un utero creato dal tessuto dei suoi stessi organi, che costerebbe circa $ 150.000. Per questo motivo la donna intersessuale ha lanciato una campagna di raccolta fondi per raggiungere il suo obiettivo, anche se la strada da percorrere è lunga, il suo caso, considerato come un’ingiustizia, si sta diffondendo sul web dove la sua storia ha colpito tanti internauti.