Una donna americana si è sfogata sui social dopo essere stata la protagonista di un episodio increscioso, costretta ad indossare una camicetta larga durante il volo.
Kayla Eubanks su Twitter ha deciso di raccontare la sua disavventura personale che ha vissuto durante un viaggio da New York a Chicago. Kayla ha dichiarato che le è stato intimato che non poteva salire a bordo per questo è stata costretta ad indossare una camicetta larga. Infatti la compagnia aerea ha messo sotto accusa il suo look perché violava il “codice di abbigliamento” della Southwest Airlines.
La donna indossava un top nero ed una lunga gonna arancione come documentato da una foto che ha condiviso via social. Un episodio che ha portato BuzzFeed News ad intervistare Kayla per rilasciare le sue dichiarazioni, così la donna ha detto che di solito indossa felpe e magliette, ma ha optato per un look diverso perché era diretta verso una destinazione calda.
Ma il suo abbigliamento ha scatenato l’indignazione della compagnia aerea che ha etichettato il suo look come “lussurioso, osceno ed offensivo”, costringendola ad indossare una camicetta larga in volo.
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Una donna è costretta ad indossare una camicetta larga durante il volo
La giovane donna dopo l’ammonimento ricevuto ha cercato di confrontarsi con il personale dell’azienda sul motivo per cui non le veniva permesso di passare attraverso il gate di imbarco. Kayla ha detto che inizialmente era scioccata, ma poi ha perso le staffe perché ha considerato l’atteggiamento dell’azienda “discriminatorio”.
Commentando la sua esperienza che l’ha vista costretta ad indossare una camicetta larga durante il volo, Kayla ha detto che non può cambiare il suo corpo o lasciare una parte a casa. Inoltre la giovane ha anche aggiunto di aver visto uomini senza maglietta o con delle canottiere aderenti, e non è successo loro nulla. Così ha condiviso quanto vissuto con la compagnia SouthwestAir che ha bollato la sua scollatura come oscena ed offensiva.
“Mi è stato detto che i passeggeri potrebbero guardarmi e sentirsi offesi” – ha raccontato la donna che alla fine è stata costretta ad indossare una camicetta, offerta dal capitano, per poter salire a bordo, ma se l’è tolta durante il volo.
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Inoltre ha preteso di parlare con i supervisori della compagnia una volta atterrata, avendo con loro una conversazione piuttosto spiacevole. Kayla ha detto che la politica della compagnia aveva “incongruenze” ed anche “imprecisioni” che le hanno quasi impedito di viaggiare.
La donna ha raccontato di essersi sentita discriminata perché quanto accaduto era “basato su pregiudizi personali” e ha detto che non pensava che fosse giusto.
Nel suo sfogo social ha poi rivendicato che la politica della compagnia dovesse essere applicata a tutti: il codice di abbigliamento consiglia ai clienti di presentare “un aspetto pulito, curato e di buon gusto”. Un regolamento che segnala che “ogni situazione è molto diversa” e che “i dipendenti sono responsabili del rispetto del contratto di trasporto “.
Dopo le scuse ed il rimborso aereo, la giovane costretta ad indossare una camicetta ha detto che il gesto più appropriato da parte della compagnia sarebbe quello di rivedere la sua politica, adottando una linea più chiara sui divieti.