Saranno capitate ad ognuno di voi da bambini. Quelle situazioni in cui arrivava un ospite, un parente e venivamo spinti, letteralmente spesso, a salutare con un bacio che non volevano dare. A subire abbracci che non desideravamo. Interminabili ci sembravano.
Un’usanza che si tramanda da generazioni come se si trattasse di un’eredità. Che abbiamo ereditato anche noi. Si, proprio noi che detestavamo quei saluti forzati, spingiamo i nostri figli a farlo.
Eppure i bambini non vanno obbligati a baciare ed abbracciare qualcuno quando non vogliono. Quanto avremmo voluto che i nostri genitori rispettassero la nostra volontà?
Che ci permettessero di salutare, con rispetto sì, ma senza essere assaliti dalla folla di nonni, zii, amici e vicini di casa che si sentivano in dovere di “mangiarci di baci”.
Il rispetto verso gli altri, la buona educazione, la gentilezza, sono valori e regole da osservare. Ed è positivo educare i bambini insistendo su questi punti fin dalla tenera età. Ma perché andare oltre quando i bambini non lo desiderano?
I bambini non vanno obbligati a baciare ed abbracciare, il parere dell’esperta
Un interessante articolo sul The Guardian , curato dalla dottoressa Annalisa Barbieri, spiega perché i bambini non vanno forzati a baciare ed abbracciare qualcuno quando non vogliono.
“Costringere un bambino baciare o abbracciare qualcuno quando non lo desidera, lo fa sentire svilito. Gli fa pensare che ciò che sente, ciò che vuole fare con il suo corpo, non abbia importanza. E che i desideri e i sentimenti degli adulti contino di più”.
“Un pensiero deleterio, prosegue l’esperta, perché il consenso del bambino in questi casi, è fondamentale per lo sviluppo delle future relazioni interpersonali”.
Fondamentali per la sua futura intimità con gli eventuali partner. Per essere libero di scegliere a chi donare un contatto fisico.
“È un errore errore costringere il bambino ad essere aperto a tutte le dinamiche sociali che lo circondano. Ciò è particolarmente importante se in futuro sarà esposto a predatori emotivi o sessuali”.
Il corpo del bambino va quindi rispettato anche nella semplice effusione di un saluto. Esattamente come rispettiamo il nostro non concedendo intimità a chiunque ce la chieda.
Scongiurare i pericoli sociali
Un bambino costretto potrebbe sviluppare una personalità troppo remissiva. La bassa autostima potrebbe non aiutarlo a mettere quei limiti necessari tra lui e gli altri.
Mentre un bambino abituato a veder rispettare i propri sentimenti, sarà un adulto con una sana comprensione di sé.
Di conseguenza imparerà ad essere empatico, ad aver consapevolezza e rispetto del proprio corpo. A porre i giusti limiti e a saper dire di “no” senza sentirsi in colpa.
Consentire ai bambini di capire che hanno dei diritti e che sono meritevoli di rispetto, impedirà loro di subire episodi di bullismo per esempio.
O di legarsi ad individui tossici e manipolatori.
Non costringerli è rispettare la loro indipendenza che è assolutamente compatibile con una buona educazione.
Consigli sui quali riflettere. Memori della nostra infanzia, per meglio rispettare i nostri bambini.