L’altra volta stavo raccontando ad una mia amica delle difficoltà di allevare un figlio, che vede raramente suo padre. Difficoltà che ci sono non perché essere una madre single è difficile, ma perché il padre si vede solo per convenienza.
E non perché la relazione non abbia funzionato o perché il risentimento si metta in mezzo, ma perché nonostante la porta di casa sia sempre aperta difficilmente l’ex ha piacere a varcarla.
Essere una madre single non è brutto, lo è essere un padre che si fa vedere solo per convenienza
Magari convinto che la ex possa dargli solo problemi, si limita a passare un assegno mensile e a farsi vedere solo nei giorni prestabiliti.
E no davvero, non lo fa perché non vuole disturbare la madre di suo figlio, ma perché lui stesso non vuole problemi.
Perché lavora molto ed è stanco, ma dlin dlon, sveglia! Ci sono moltissimi padri che lavorano tantissimo e che al rientro a casa si prendono comunque cura dei propri figli.
E quindi nonostante sia praticamente assente, ci sarà sempre qualcuno ad applaudirlo quando arriva e concede il suo tempo.
Ma nessuno pensa alla madre single, che è quella che si fa il mazzo 24 ore su 24!
Sicuramente ci sono anche tantissimi padri separati super presenti, ma la verità è che ancora oggi sono molto pochi.
E la verità è che quando il padre non si presenta, qualcuno deve fare la spesa, preparare gli spuntini, fare bagnetti e insistere per far lavare i denti.
Deve insegnare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, affrontare i capricci, pensare alla scuola e allo sport.
E chi lo fa se il padre non è presente? La madre!
E questo non viene mai preso in considerazione da nessuno.
Mentre il padre vive tranquillo le sue giornate, la madre single sgobba come se fosse 2 persone, e sapete qual è la cosa più curiosa?
Che anche oberate di lavoro, non ci dimentichiamo neanche di pensare ai nostri genitori.
Essere una madre single non le impedisce di essere multitasking, di trasformarsi per conciliare il tutto.
Noi madri single desideriamo il meglio per i nostri bambini e cerchiamo continuamente, di non fargli percepire l’assenza del padre.
Ma non è compito nostro, capite? E’ compito del padre, ed a lui che dovremmo parlarne.
O spiegargli come si comporta il bambino, le domande che fa e arrendersi al fatto che se il figlio non è una priorità nella sua vita adesso, non lo sarà mai.
Non dobbiamo sentirci frustrate, se dopo esserci affannate per spiegare, per chiedere una presenza fissa, egli non si rende conto del problema e non si impegna a cambiare qualcosa.
Il nostro ruolo di madre (e in molti casi anche di padre) è di allevare la prole nel miglior modo possibile.
E chi lo fa in occasione, per convenienza, forse merita lo stesso tipo di trattamento.
Un giorno i nostri figli cresceranno. E non dovremo dire loro chi c’era, chi ha fatto tutto e ha dato la priorità alla loro vita e felicità.
Perché i bambini guardano tutto, specialmente su chi sta con loro, indipendentemente dal fatto che sia obbligatorio.
Questo è quello che possiamo fare per loro: lasciare che si accorgano da soli, lasciare che il padre giochi il ruolo che si è scelto: quello di supporto.
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