Purtroppo ogni giorno ci imbattiamo in persone che parlano alle spalle. Persone che, in questo modo, spargono nell’aria invidia e maldicenze.
Individui la cui esistenza sembra avere senso solamente quando riescono a mettere in cattiva luce chi brilla. Ignari ed immuni da qualsiasi remora o senso di colpa.
Coloro che denigrano nell’ombra, infatti, non solo hanno l’obiettivo di produrre tristezza nelle loro vittime, ma anche di danneggiarle. Costantemente.
Non è sempre così immediato capire i motivi che spingono milioni di persone a parlare alle spalle altrui.
Si, perchè questo fenomeno è in crescita costante, soprattutto con la nascita e la proliferazione di strumenti, come i social, che non pongono limiti.
Infatti la maldicenza è onnipresente. È ovunque.
Negli ambienti di lavoro come in famiglia, nei gruppi di amici e persino in ambiti religiosi. Nelle chat che trasudano frustrazione e mediocrità.
Parlare alle spalle di qualcuno rivela non solo un aspetto ripugnante della natura umana, ma anche qualcosa di sottilmente perverso.
Quando si prova soddisfazione nell’offuscare la reputazione altrui, nel distorcere verità e spargere veleno, siamo in presenza di qualcosa di allarmante.
Hanno nomi semplici questi atteggiamenti, origini certe: invidia e debolezza.
Aspetti che vanno sempre a braccetto e che dimostrano la mediocrità delle persone che la vivono.
Quando le parole d’ordine sulle quali fondare la propria esistenza sono “successo e primato”, si gettano le fondamenta dell’invidia.
E, di conseguenza, si alimenta il vizio delle persone di parlare alle spalle degli altri. L’obiettivo è quello di inseguire un successo altrimenti precluso.
La verità è che le persone che parlano alle spalle, vivono spargendo menzogne, coltivando maldicenza e sospetto, sguazzano negli stagni dell’invidia.
Sono persone consapevoli di stare sempre un passo indietro rispetto coloro che criticano e denigrano. Sono nel posto in cui devono essere. Dietro.
Non hanno altro strumento a disposizione se non questa misera pratica, che coltivano con la stessa passione con cui si persegue un nobile obiettivo.
Premesso che oggi, come si diceva in precedenza, la maldicenza prolifera anche grazie al’eco potente dei mezzi a disposizione, vediamo quali atteggiamenti tenere.
Se dunque è impossibile impedire alle persone che parlano alle spalle di spettegolare, cosa si può fare?
Socrate, già in tempi antichi, suggeriva che ognuno di noi può contribuire ad arginare il perverso fenomeno che si nasconde dietro l’invidia e la maldicenza.
Infatti quando qualcuno vuole dirci qualcosa, con il chiaro intento di parlare alle spalle di altre persone, qualche semplice domanda può essere un deterrente per farli desistere.
“La prima domanda si chiama verità. Puoi giurare che quello che vuoi raccontarmi è l’assoluta verità?…
La seconda domanda si chiama bontà. Quello che vorresti dirmi è buono?…
Resta la terza domanda, l’utilità. Mi sarà utile sapere ciò che vorresti dirmi?”
Chiedere infatti se sia proprio così importante sapere la tal cosa, ed accertarsi che siano informazioni fondate, è il primo e fondamentale passo.
In conclusione …
Spesso il pettegolezzo ed anche la calunnia si nutrono, come i vampiri, della voglia nascosta di sapere, succhiare, annientare.
Ecco quindi che un atteggiamento fermo e risoluto di fronte a questa pratica, lasciare dietro di sé queste persone, è il modo migliore per contribuire a stroncare sul nascere la maldicenza.