Non vivere dando spiegazioni per tutto ciò che fai: è una fonte di stress inutile.
Non c’è bisogno di giustificare il tuo modo di essere con chi ti giudica, per il solo fatto di essere diversi.
Chi ti ama, ti rispetta.
Quindi evita di cadere nella trappola del “chissà cosa penserà di me” e proteggi la tua privacy e la tua essenza.
La società attuale è caratterizzata da stereotipi e canoni, per tutto: dall’aspetto fisico a ciò che è considerato come “biologicamente” normale, come sposarsi, avere figli, ecc.
La pressione sociale e persino quella familiare ci costringono spesso a dare spiegazioni per tutto ciò che facciamo.
Ma se pratichiamo la libertà personale e l’arte dell’assertività, riusciremo a smettere di dare spiegazioni su tutto ciò che ci riguarda.
Chi ci ama, non ne ha bisogno, sapete?
Una cosa importante da iniziare a fare oggi stesso, per essere più assertivi?
Riflettete sul numero di volte in cui vi giustificate con gli altri.
Sono tante, vero?
Fare questo spesso e volentieri significa solo cadere in inutili sofferenze.
Siamo solo noi i nostri giudici, motivo per cui abbiamo il diritto di affermare: “No, non vi darò alcuna spiegazione, perché non vi riguarda affatto”.
Il dover dare spiegazioni è solo una fonte di stress.
In un interessante articolo pubblicato nello spazio “Pshycology Today” spiegano come noi tutti dobbiamo imparare ad affrontare quelle persone che osano mettere in discussione le nostre “decisioni vitali”.
– Com’è che non ti sei ancora sposato?
– Quando hai intenzione di sistemarti e trovare un buon lavoro?
– Perché non hai un altro bambino?
Queste sono le domande che ci sentiamo dire spesso, vero?
Magari dai parenti più stretti e questo non può che rendere stressante il tutto.
Un errore comune è proprio questo: lasciarci condizionare da quel bisogno stressante di dover progettare la nostra esistenza, solo per compiacere gli altri.
Alcune persone hanno fatto questo infatti, hanno reso la loro vita personale un forum pubblico, in cui ogni atto, scelta o pensiero viene messo in risalto per trovare conferme ed esaltazione.
Avete presente quei “like” sui nostri social network?
Anche quelli non sembrano essere altro che un rinforzo positivo con cui la maggior parte di noi sembra sentirsi meglio.
La paura di “ciò che diranno” è ancora oggi molto presente.
Come anche la paura di essere giudicati come “diversi”
Volete un consiglio, a tal proposito?
Se volete fare una cosa, prima fatela e poi parlatene, se è necessario.
Poichè spesso e volentieri parlano i fatti più che le parole.
Imparate a sviluppare delle strategie.
In uno studio condotto presso l’Università dell’Ohio (Stati Uniti), pubblicato sulla rivista “Modificazione del comportamento”, spiegano come il semplice fatto di applicare strategie assertive possa aiutarci a migliorare la nostra salute e la qualità delle nostre relazioni sociali.
Tutti noi abbiamo le nostre opinioni e convinzioni su ciò che sia giusto fare o non, e questi sono validi, indipendentemente da ciò che possono pensare gli altri.
Poichè siamo noi i veri responsabili di ciò che facciamo, sentiamo o scegliamo.
Se un membro della vostra famiglia, per esempio, insiste sul fatto che dovreste dare una spiegazione su un qualcosa che non lo riguarda da vicino, siate assertivi.
Che significa?
Ponete loro dei limiti, con cortesia, con una frase del tipo “E ‘la mia decisione”, “mi piace”, “Sono felice così. ”
Dare spiegazioni è inutile, poichè alcune persone capiscono solo ciò che vogliono.
E poi la richiesta di una spiegazione, non è già di per se una critica?
Imparate ad ignorare anche le critiche, allora.
Prima di dare una spiegazione, pensate a ciò che state per dire: può davvero contribuire a migliorare qualcosa?
Se così non fosse, forse è il caso di fare silenzio, sorridendo, e proseguire per la propria strada, non credete?