Viviamo di corsa, in continua tensione, immersi tra mille impegni con le giornate che durano quasi 24 ore, e finendo per arrivare a sera con la mente in subbuglio, facile preda quindi di stati di animo come ansia e preoccupazione.
In questi stati avviene un fenomeno sempre più frequente, quello di continuare a tenere il cervello e la psiche in continuo movimento, arrivando al momento del riposo con una dose di adrenalina ancora alta e minando in questo modo quel beneficio che il sonno dovrebbe apportare per ricaricare le pile e rilassare il proprio sistema nervoso.
Non bisogna dimenticare che il nostro cervello è un muscolo e, come tale, dopo ore e ore di continuo lavoro tende ad esaurirsi, necessitando di riposo ma, soprattutto di relax.
È questo il punto fondamentale sul quale riflettere. Portarsi a letto preoccupazioni, pensieri, problemi non consente di beneficiare di quelle ore che dovrebbero, invece, essere essenziali per il recupero.
Come fare dunque per arrivare al momento dello stacco in una condizione che consenta di dormire tranquilli?
Qualche consiglio utile ci viene fornito dalla Dottoressa Rachel Salas, della Hopkins University, psicologa e terapeuta esperta in queste dinamiche.
Vediamo insieme qualche consiglio per riuscire a dormire come angioletti imparando a prevenire ed evitare che l’ansia notturna prenda il sopravvento.
1- Il primo riguarda un metodo in grado di creare una routine serale prima di coricarsi.
Avere delle pratiche abitudinarie può aiutare ad alleviare l’ansia. Ripetere alcuni gesti ed azioni crea una sensazione di conforto, in grado di diminuire le tensioni.
Prendere l’abitudine di ascoltare musica rilassante accompagnata da qualche tisana produce uno stato di relax ed aiuta a scaricare ed isolare i tanti pensieri che ci hanno accompagnato sino a quel momento.
2- Un altro effetto benefico, soprattutto se pensieri e sensazioni negative tendono a ripresentarsi, è quello di tenere una sorta di diario giornaliero, nel quale riportare i fatti e le reazioni avute durante la giornata.
Prendere l’abitudine di dedicare una decina di minuti del proprio tempo riflettendo e scrivendo quello che si è fatto, appuntandosi anche come si sono affrontate certe situazioni produce beneficio, allontana lo stress, crea i presupposti perchè il giorno seguente si possa continuare il percorso intrapreso con ancora più efficacia.
3- Infine, e la cosa non deve essere presa solo sorridendo, dedicare qualche altro minuto a fare le bolle di sapone!
Proprio così, avete letto bene. Il metodo, sperimentato dalla Dottoressa Rachel ha lo scopo di alleggerire
psicologicamente la persona, inducendola però a fare un esercizio fondamentale, quello della respirazione.
Inspirare profondamente e soffiare altrettanto lentamente, non solo produrrà delle bolle da record, ma faciliterà un rilassamento ed un allineamento delle funzioni legate alla respirazione tipiche delle tecniche di rilassamento e di meditazione.
Un ultima raccomandazione è quella di spegnere tassativamente qualsiasi telefono o elemento che possa in qualche modo evitare il relax completo, e stimolare di contro l’attenzione annullando i benefici di quello che si è fatto in precedenza.