Quelle che vi proponiamo sono alcune tra le più significative perle di saggezza buddista.
Tutti noi vorremmo migliorare la nostra vita, renderla più significativa, più bella. Piena di pace e di felicità.
Questi 11 insegnamenti orientali possono aiutarci a raggiungere quella serenità cui tutti auspichiamo.
1- Sii compassionevole
Per il buddismo la compassione è una delle qualità più preziose e venerate, segno di un essere umano altamente realizzato.
Essa non è importante solo per chi la riceve, ma essere compassionevoli nei confronti del prossimo, trasforma e migliora anche la propria vita.
Ma l’essere compassionevoli non coinvolge solo gli altri: l’auto-compassione è fondamentale per trovare la pace interiore.
Quando impariamo a perdonare noi stessi e ad accettare che sbagliare è umano, avviene la guarigione interiore.
2- Crea connessioni, e alimentale
Spesso le nostre connessioni con gli altri sono forzate o riguardano obiettivi che nulla hanno a che fare con la coscienza.
Guadagno monetario, crescita sostanziale, controllo e potere ci uniscono durante la settimana lavorativa, ma sono i legami affettivi quelli che danno reale valore alla nostra vita.
3- Sii sveglio
Essere svegli in ogni momento della nostra vita è fondamentale per trovare la pace.
Essere consapevoli, avere una maggiore consapevolezza, prestare attenzione alle piccole cose, cambiano il modo di vedere il mondo intorno a noi.
4- Vivi profondamente
La strada per la pace e la felicità inizia con il vivere profondamente. Vivere profondamente implica diventare acutamente consapevoli della preziosa natura della vita. Attraverso questo, diventiamo più consapevoli della vera natura del mondo.
Vivendo profondamente, abbiamo una maggiore pace nel comprendere le leggi naturali dell’universo. Questo ci permette di assaporare ogni secondo della vita, di sentire la pace anche nei compiti più noiosi, così come trasformare le esperienze negative in qualcosa che nutre e guarisce.
5- Sii il cambiamento che desideri vedere
I buddisti affermano l’importanza di aiutare se stessi prima di aiutare gli altri e questo non ha nulla a che fare con la ricchezza o il potere, ma ci riporta alle connessioni.
Poiché siamo tutti collegati, possiamo avere un effetto esponenziale positivo sul resto del mondo solo aiutandoci.
6- Abbracciare la morte
Le culture e le società occidentali vedono la morte come un argomento tabù. A meno che non si tratti di un film o di un programma televisivo (che rimuove la reale comprensione della morte), evitiamo l’argomento e fondamentalmente facciamo finta che non esista.
La verità è che ignorare non ci aiuta a condurre una vita migliore e più felice.
Accettando la nostra mortalità e amando i nostri momenti qui, ora, possiamo iniziare ad apprezzare le numerose gioie nella nostra vita quotidiana.
7- Il tuo cibo è qualcosa di speciale
Esiste una pratica meditativa buddhista che coinvolge la consapevolezza e la contemplazione, che aiuta a capire la natura preziosa del cibo che mangiamo.
Il cibo gioca un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana. Quando trasformiamo il nostro rapporto con il cibo, trasformiamo un aspetto chiave delle nostre vite.
Mentre contempliamo e pensiamo al cibo nel nostro piatto, possiamo iniziare a capire l’immenso sistema di interconnessione nella nostra vita e quanti elementi devono essere messi in atto per raggiungerlo.
Questo ci aiuterà ad approfondire il nostro rapporto con il cibo, a darci un maggiore senso di gratitudine all’inizio di ogni pasto e ad imparare a rispettare il fragile equilibrio della vita.
8- Capire il senso del dare
La vera donazione non deve essere solo per Natale e compleanni. La vera donazione riguarda quei doni che diamo ogni giorno, ma che non vediamo.
Per il buddismo la vita è un ciclo continuo di dare e ricevere. Questo non solo ci aiuta a trovare la pace attraverso la comprensione del mondo, ma ci aiuta a capire che tutti noi abbiamo doni straordinari e possiamo condividere questi doni in qualsiasi momento: amore, compassione, presenza e molti altri.
9- Disarma l’ego
Ci sono alcuni ostacoli che ci impediscono di realizzare la realtà ultima: siamo tutti collegati.
La pratica spirituale è l’atto stesso di superare questi ostacoli.
L’ostacolo principale sulla nostra strada è l’ego.
L’unica funzione dell’ego è quella di allontanarci da questa realtà ultima convincendoci che “siamo separati”.
Rimuovere l’ego non è un compito facile. L’ego è stato con noi per anni e si è intrecciato con il nostro senso dell’essere.
Ma una volta inibito, le ricompense infinite e la realizzazione di una vita migliore, diventano evidenti.
10- Elimina i vizi
La vita ci seduce attraverso infinite cose belle e buone. Cose che però comprendono una parte negativa.
I vizi, le dipendenze, ci rendono schiavi di un vivere malsano.
All’interno di tutte queste cose, si nascondono i tre veleni più potenti:
1- Avidità
2- Odio
3- Delusione
Sono essi i responsabili di una grande percentuale del dolore e della sofferenza del mondo. Ci separiamo dall’interconnessione quando li utilizziamo.
11- Impara il non-attaccamento
Alcuni pensano che il non-attaccamento significhi vivere senza niente, senza amici o familiari e senza beni, ma sono in errore.
Il senso buddhista del non attaccamento significa vivere in un modo in cui coesistiamo con il flusso naturale della vita, mentre allo stesso tempo non ci leghiamo alle cose terrene. Significa vivere costantemente consapevoli dell’impermanenza di tutte le persone e le cose.