Relazioni

Una madre single non è semplicemente una madre – È anche un padre quando serve

Publicato da
Deborah Doca

Una madre che cresce e educa il proprio figlio sola, una madre single, riveste anche il ruolo di padre quando è necessario.

Un argomento interessante, che parla delle riflessioni di una mamma single dell’importanza che, nonostante la situazione, la presenza del padre ha per assicurare al figlio una continuità di relazione, ed a lei anche un aiuto pratico.

Il tema non è semplice, perché quando si genera una separazione è molto difficile che i due ex coniugi o compagni rimangano, tra loro, in buoni rapporti.

Poi c’è il discorso figli, e non è mai così chiara la situazione come, a prima vista, può apparire.

Se è vero che i compiti della donna che, quasi sempre, ha l’affidamento, aumentano, è altrettanto precaria la situazione dei padri. Privati di una quotidianità che provoca dolori e sofferenze.

Esistono sicuramente persone che hanno poco a cuore l’equilibrio dei figli, e quindi in qualche modo si disinteressano di essere presenti e non fanno sentire al bambino l’affetto e la vicinanza, ma ci sono molti altri casi nei prossimi quali vivere il ruolo di padre in una separazione non è per nulla semplice.

Recenti proposte in materia da parte di alcune forze politiche sembrano confermare questo quadro.

Tornando all’articolo, uno dei punti spinosi affrontati riguarda il lasciare, o meno, padre e figli soli durante le giornate o i periodi nei quali il padre ha la gestione del figlio.

Weekend o singole giornate, nelle quali gli impegni del o dei figli sono a carico della figura maschile.

La polemica riportata riguarda il diritto della donna ad avere realmente tempo libero, una pausa.

A non essere etichettata o richiamata dal padre o dalla ex suocera se si assenta per un weekend.

Sicuramente il diritto ce l’ha, probabilmente anche il dovere, senza nulla togliere alla serenità del bambino, e quindi dando la possibilità al padre di poter dialogare, giocare, relazionarsi con il figlio senza la ” mediazione” della mamma.

Non dimentichiamo che, in diverse circostanze, e senza voler fare polemiche fuori luogo, è proprio la mamma che teme in qualche modo questi momenti di solitudine tra ex compagno o marito e figli.

Soprattutto, e anche questi sono casi purtroppo frequenti, quando la figura paterna, dopo la separazione, è ancora carica di rabbia e rancore da parte della mamma stessa.

Ma per non incorrere in errori, spesso presenti quando si affrontano questi argomenti, quello che deve essere tenuto in considerazione al primo posto è lo stato d’animo del bambino, la sua serenità complessiva, sia quando vive regolarmente con la madre , sia quando ha l’opportunità di vivere il padre.

I bambini, eccetto situazioni estremamente critiche, non amano vedere i genitori divisi.

Non hanno nessuna colpa di ciò che ha determinato la separazione e, comunque, ne pagano conseguenze.

L’atteggiamento dei genitori, per quanto poco spontaneo, deve essere, agli occhi dei figli, quello più normale e collaborativo possibile.

Finire per rivendicare impegni, tempi, fatiche, come se la gestione di un figlio fosse un qualcosa da mettere su di un’ipotetica bilancia che pesa sforzi e ricompense, è totalmente errato.

Ragionare così equivale a trattare il figlio/a come una sorta di ” merce di scambio” e, oltre a non essere giusto, diventa anche ben poco edificante per l’immagine che, sia padre che madre, cercano di salvare proprio agli occhi dei loro figli.

Fare la conta, come se si stesse compilando il bilancio di un negozio, tra tempo, fatica, corse che un figlio richiede, non solleva dalle responsabilità.

La figura paterna è importante per questo, ma non solo. Un padre separato rimane un padre, no mutano i suoi doveri, le sue responsabilità economiche e affettive nel confronti di un figlio.

Allo stesso modo non deve diventare solo un babysitter a comando dei periodi liberi che la mamma vuole prendere.

E la mamma, proprio perché l’affido è una situazione stabilita da una legge, non un dono divino, deve essere consapevole, che le piaccia o meno, che il figlio ha anche un papà.

Concetti di buon senso viene da pensare. Anche se, a quanto pare, quello che spesso manca, è proprio questo.

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