La separazione è un gesto di coraggio e di amore.
Affrontare un tema delicato come quello della separazione è argomento difficile, complesso, pieno di sfumature e considerazioni diverse.
Soprattutto o, quasi interamente, quando ci sono figli.
Uno sguardo all’ultimo rapporto Istat ci svela numeri sui quali riflettere.
Pensate che il numero di donne single con figli è praticamente raddoppiato a partire dalla fine degli anni ’80, mentre minore è il numero dei padri che rimangono single, e con i figli a carico.
Questo è dovuto fondamentalmente alla ragione, sulla quale non andiamo in questo articolo a valutarne la correttezza o meno, che sia la donna la persona più indicata a rimanere accanto ai figli, soprattutto piccoli.
Decisione non uguale alla giurisprudenza ed ai costumi di diversi altri paesi, sulla quale si può iniziare un dibattito difficile e dalle conclusioni quasi mai univoche.
Vediamo però quali sono i passaggi e le conseguenze emotive che una separazione porta ai protagonisti.
Sapendo, come premessa, che quando ci sono bambini piccoli questo comporta, inevitabilmente, una serie di ” traumi” che andranno affrontati e spiegati con la dovuta pazienza negli anni a venire.
Senza dubbio quando una relazione entra in un vicolo cieco, in una fase in cui disguidi, litigi, mancanza di sentimenti costituiscono ormai un dato di fatto, la separazione assume un significato di coerenza e coraggio.
Persistere in un clima di finzioni, tensioni, infelicità non è salutare per nessuno, nemmeno per i figli.
In questo caso la separazione assume la valenza di un atto di coraggio e, anche se può apparire paradossale, di affetto e rispetto verso i bambini.
Superata la fase iniziale, non priva abbiamo detto di difficoltà e di responsabilità che si protrarranno comunque nel tempo, vediamo come può svilupparsi la vita sentimentale e di relazione di persone separate con figli.
Se è legittimo aspirare ad una situazione di coppia, occorre sapere che questa è sempre
In questo senso i figli costituiscono una ” dote” che, giustamente, non può essere messa in secondo piano, anzi.
Le dinamiche che si andranno a sviluppare tra genitori e nuovi partners dovrà inevitabilmente tenere in considerazione la presenza, ed il rispetto dei bambini e dei loro genitori naturali.
Per le donne questa fase è più delicata secondo diversi rapporti che hanno analizzato il fenomeno.
Sia per quella che viene definita la complessità emotiva delle donne, appunto, che deriva anche da cosa ha determinato la precedente separazione, sia per l’incapacità di molti partner uomini a ritagliarsi un ruolo in un nucleo che vede la presenza dei bambini.
Per i non molti padri single, la presenza di una nuova compagna riserva minori difficoltà, e questo sembra dovuto ad una capacità migliore delle donne di inserirsi in un nucleo che vede la presenza di bambini ancora piccoli.
Le dinamiche comuni a padri e madri separate riguardano infatti gli impegni che hanno, tra lavoro e famiglia, ed il tempo necessario per potere frequentare e conoscere il nuovo partner.
Spesso sono incontri e periodi limitati e vissuti, soprattutto all’inizio, con la testa poco sgombra da pensieri.
Scattano poi paragoni che i figli possono fare tra queste nuove persone e il genitore mancante.
Le dinamiche di un bambino, quando non vi sono stati episodi di degrado nel precedente assetto familiare, non sono mai così semplici o scontate.
Di questi aspetti ne devono essere consapevoli i nuovi partners, e molto dipenderà dalla loro sensibilità e capacità di gestire la loro presenza se la nuova relazione avrà un futuro piacevole ed in grado di superare le naturali ” insidie” del giudizio dei figli.
Per questo una separazione oltre ad essere, sotto alcuni aspetti, un atto di sincerità e di amore anche verso i figli e non solo di se stessi, è anche una scelta che richiede coraggio e grande maturità.
Se è giusto che la vita di una persona possa richiedere la presenza di un altro compagno/a, è altrettanto naturale il pericolo che questa nuova avventura ha davanti a sè.
Cosa ne pensate di questo argomento molto attuale quanto delicato?
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