I bambini obbediscono con piacere alle persone che ammirano

Foto dell'autore

By Deborah Doca

Tutti i genitori si chiedono: “Perché mio figlio non mi obbedisce?”

A volte il bambino obbedisce all’insegnante, ma non ai genitori, altre volte solo un ad genitore e non all’altro e altre volte ancora i bambini obbediscono in modo altalenante, discontinuo.

C’è una spiegazione per questo e un modo per cambiare le cose.

Maria Montessori ha risposto a queste domande ed ha spiegato come l’adulto può diventare degno dell’obbedienza del bambino nel suo libro più famoso: La mente del bambino.

Nel libro, la Montessori spiega che l’obbedienza si sviluppa su tre livelli e che solo nel terzo il bambino obbedisce veramente.

Conosciamo quindi i tre livelli e comprendiamo come aiutare il bambino in ciascuno di essi.

1- Primo livello di obbedienza

I bambini che sono al primo livello di obbedienza obbediscono di volta in volta, ma non sempre obbediscono. L’obbedienza richiede al bambino di rinunciare a ciò che vorrebbe fare, per eseguire ciò che un’altra persona chiede.

Al primo livello, il bambino obbedisce quando la sua volontà e quella della persona che chiede sono le stesse o, più raramente, quando riesce a soppiantare la sua volontà per l’altro.

È molto facile per un adulto essere infastidito dalla mancanza di costanza nell’obbedienza del bambino. “Se può obbedirmi di tanto in tanto, perché non sempre? Fa le cose solo quando vuole! ”

È questo quello che pensa l’adulto, ma la sua rabbia è fuori luogo. In questo stadio il bambino non è ancora abbastanza maturo per rinunciare alla sua volontà a favore di quella dell’altro.

Quindi dobbiamo essere pazienti e continuare ad offrirgli un ambiente eccezionale, un comportamento adulto paziente e utile alle sue scelte.

2- Secondo livello di obbedienza

Il secondo livello di obbedienza è forse il più critico di tutti. In esso, il bambino ha molto più successo nel sopprimere la sua volontà e nell’eseguire la volontà dell’altro.

È sufficientemente sviluppato per obbedire molto più spesso. Anche così, di tanto in tanto fallisce, perché, dopo tutto, ha una sua volontà che a volte si opporrà alla nostra volontà.

In questo stadio, quasi tutti gli adulti vivono una disputa eterna con i bambini, che può durare molti anni. Poiché sanno che il bambino è in grado di obbedire, i genitori usano tutti gli strumenti utili per costringerlo a farlo.

Punizioni e premi vengono qui fortemente radicati e non spariscono più.
Premi, ricatti, promesse come se piovesse e solo per ottenere l’obbedienza del bambino.
Di solito non funziona. Ma nel caso funzionasse, tutti questi strumenti non impediranno al bambino di raggiungere il terzo livello.

3- Terzo livello di obbedienza

Al terzo livello di obbedienza avviene la magia Montessori.

Il bambino non obbedisce perché è capace, ma perché lo desidera e prova piacere nel farlo.

Al terzo livello, il bambino è quasi impaziente di ricevere una guida e di seguirla con la massima attenzione.
Ma non tutti i genitori arrivano a questo risultato con i propri figli.

Il bambino obbedisce con piacere agli adulti che ammira.

L’obbedienza raggiunta dalla maggior parte degli adulti deriva dall’oppressione, dalla paura, dalla ricompensa o dallo scambio. Ma l’obbedienza che porta felicità al bambino, non è questa.

Obbedisce felicemente quando ammira chi richiede l’obbedienza.

Chi ammira il bambino?

Un adulto che comprende le esigenze del bambino, che organizza per lui un ambiente eccellente, che possiede un comportamento sereno, elegante, attento, amorevole e fermo , che la aiuta a raggiungere l’indipendenza e rispetta il suo bisogno di lavorare da solo senza essere interrotto …

Questo è l’ammirevole adulto!

Il bambino guarda questo adulto e pensa: “È saggio. Mi legge dentro. Se seguo ciò che chiede, posso diventare anch’io così ” e il bambino obbedisce non per dovere, paura o ricompensa, ma perché è affascinato e vuole essere a sua volta affascinante.

Fermarsi al secondo livello di obbedienza, come spesso accade, porta ad un mondo di persone in sovrappeso, scontente, disordinate, che poco si interrogano sulle regole e magari disposte ad uccidere e a morire per cieca obbedienza nei confronti di un leader malvagio.

Per la felicità dei nostri figli e per il bene dell’umanità, dobbiamo necessariamente arrivare al terzo livello di obbedienza, quello in cui il bambino sceglie di obbedire alle persone che ammira quando gli ordini sono ragionevoli.

Non tutti gli ordini dovrebbero essere rispettati. Non tutti gli adulti meritano l’obbedienza e il bambino lo sa.

Se rinunciamo alla punizione e ai premi, scopriremo di nuovo i nostri figli, e poi, diventando adulti ammirevoli, conquisteremo la loro fiducia, ammirazione, la loro felice obbedienza.

Seguendo il metodo Montessori non sosteniamo i bambini disciplinati, ma auto-disciplinati, che non obbediscono ciecamente, ma scelgono di obbedire ad una volontà saggia, ammirevole.