Non è semplice definire un’anima antica. Forse nemmeno chi all’anima ha dedicato saggi e riflessioni è in grado di fornire una risposta certa, esaustiva.
Probabilmente molte persone tendono a ridurre questa componente, presente in ogni essere umano, a qualcosa di estremamente piccolo, silenzioso.
Non vi pongono ascolto anche quando i suoi sussurri tentano di dirci qualcosa.
“Solo il viandante che ha peregrinato nel suo infinito mondo interiore potrà accostarsi all’Anima, scoprendo che per anni altro non ha fatto che cercare Lei, poiché Lei è dietro e dentro ogni cosa. I viaggi, si fanno per cercare Anima e le persone si amano in quanto simboli di Anima.”
(Carl Gustav Jung)
Rileggendo con particolare attenzione, scopriremo allora come proprio l’anima sia la mèta ultima di ogni relazione.
Anche se non vogliamo ammetterlo e spesso rifuggiamo da questo concetto.
Se, dunque, la distinzione più corretta appare tra chi ascolta le parole della propria anima e chi, viceversa, le mette a tacere quando non le rinnega, coloro che sentono questa voce hanno comportamenti e modi diversi di vivere una relazione e una storia d’amore.
Sono quegli individui, secondo la filosofia taoista, che camminano spesso per sentieri poco battuti, non amano farsi irretire dalle mode e dalle convenzioni, aspirano ostinatamente a qualcosa di grande e significativo.
Non si accontentano, non ricercano una compagnia qualsiasi per sfuggire la solitudine.
Come pensava Jung un’anima antica, per giungere al proprio stadio di consapevolezza, ha errato, vagato nei sentieri del mondo toccando e vivendo esperienze non sempre solari, positive.
Ha percorso la sua strada, senza tentennamenti, anche quando le luci erano fioche ed il buio pareva avvolgerne l’esistenza.
Non spetta a nessuno emettere giudizi, proclamare sentenze, e per questo un’anima antica, appreso il significato profondo delle cose, sa riconoscere con facilità una sua simile, non ha bisogno di troppe dichiarazioni e non incespica sulle banalità delle frivolezze.
Saprà riconoscere la vulnerabilità di chi ha percorso strade solitarie, apprezzerà le cose semplici sapendo che non sono i regali che legano due persone, ama chi è autentico e, per questo, sa che la vita non è sempre una passerella luccicante, ma una strada da percorrere insieme a chi è disposto all’impegno.
Scruterà gli orizzonti sapendo accontentarsi dei piccoli attimi, quelli che riempiono la vita condividendone gli sguardi insieme a chi gli sta accanto.