Esiste una connessione telepatica tra gli animali e gli esseri umani ed è straordinaria.
“Fino a quando non avrai amato un animale, una parte della tua anima rimarrà sempre senza luce.”
(Anatole France)
Animali e umani condividono una profonda connessione, ineguagliabile. Imparagonabile a qualsiasi altra relazione si possa avere.
In effetti i cani furono la prima specie ad essere addomesticata dall’uomo – e viceversa, naturalmente, almeno 32.000 anni fa.
Hanno questa sorprendente capacità di percepire le nostre vibrazioni, di capire se siamo tristi, depressi, felici, arrabbiati. Leggono i nostri pensieri e la nostra mente.
Sanno a quale estraneo abbaiare ( forse ne percepiscono l’aura e le intenzioni) e quali invece sono amici.
In realtà la connessione è molto più profonda di quanto pensiamo.
Rupert Sheldrake nel suo libro, “I cani sanno che i loro proprietari stanno tornando a casa”, parla della connessione telepatica tra umani e animali, in particolare i cani.
Lo scrittore ha documentato diversi casi che mostravano cani e gatti anticipare il ritorno dei loro proprietari aspettando ad una porta o una finestra.
Molti cani sembrano sapere esattamente il momento in cui il proprietario deve uscire o quando arriva l’ora di essere nutriti.
I gatti scompaiono quando i loro proprietari intendono portarli dal veterinario; i cani sanno quando i loro proprietari stanno pianificando di portarli a fare una passeggiata.
Sheldrake lo ha ulteriormente spiegato : “Quando un cane è fortemente legato al suo proprietario, questo legame persiste anche quando il proprietario è lontano ed è, penso, la base della comunicazione telepatica.
Vedo la telepatia come un normale, non paranormale, mezzo di comunicazione tra membri di gruppi di animali. ”
Sheldrake documenta anche le abilità degli animali di percepire una catastrofe imminente; ha menzionato il devastante tsunami che ha colpito l’Indonesia, durante il quale animali di ogni specie sono fuggiti dalla costa e hanno cercato disperatamente di raggiungere un terreno più elevato.
“Non so come facciano gli animali a comprendere, ma è certo che comprendono. Forse c’è un linguaggio che non è fatto di parole, un linguaggio universale. Forse c’e un’anima nascosta in tutto, un’anima che parla senza emettere alcun suono.
(Frances Hodgson Burnett)
Sappiamo di cani che hanno salvato la vita dei loro proprietari, di alcuni che riescono a rilevare malattie gravi, come il cancro e cercano di richiamare l’attenzione su di esso.
In genere, Labrador e Working Spaniel vengono addestrati come cani per il rilevamento del cancro poiché hanno un buon fiuto e circa il 30% del cervello è dedicato all’analisi dell’odore, compresi i piccoli odori associati a molti tumori.
Il rapporto che condividiamo con i nostri cani va oltre il semplice dare comandi o portarli a fare passeggiate.
Ci sono momenti in cui basta un solo sguardo per comunicare in un linguaggio non detto. Quando il legame con un animale è forte, a volte anche il pensiero di un comando è sufficiente perché l’animale risponda ad esso.
“Gli occhi di un animale hanno il potere di parlare una grande lingua.”
(Martin Buber)
Quando colleghiamo mente, cuore e corpo, ci sintonizziamo con la natura e le sue creature e sentiamo amore per tutto ciò che ci circonda, ci rendiamo conto di come tutto sia interconnesso. Basta saper vedere, basta saper ascoltare.