Avete mai letto la poesia “La magia di un abbraccio” di Pablo Neruda? Se la risposta è no, allora non dovete fare altro che rimediare, ed immergervi nelle bellissime parole di questo scritto.
La poesia del famoso scrittore cileno, parla del potere degli abbracci e del suo significato più intimo. Perché come essere umani, abbiamo bisogno di conforto e di sostegno-
La magia di un abbraccio di Pablo Neruda
Nella nostra vita, siamo alla costante ricerca di compagnia, come essere sociali, cerchiamo chi possa darci sostegno ed affetto.
E l’abbraccio, è una delle dimostrazioni più belle del bene voluto a qualcuno. Come molti altri artisti anche Neruda ha voluto omaggiare questo gesto così potente.
“Quanti significati sono celati dietro un abbraccio?
Che cos’è un abbraccio se non comunicare, condividere
e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona?
Un abbraccio è esprimere la propria esistenza
a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada,
nella gioia e nel dolore.
Esistono molti tipi di abbracci,
ma i più veri ed i più profondi
sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti.
A volte un abbraccio,
quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno,
fissa quell’istante magico nell’eterno.
Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso,
fa vibrare l’anima e rivela ciò che ancora non si sa
o si ha paura di sapere.
Ma il più delle volte un abbraccio
è staccare un pezzettino di sé
per donarlo all’altro
affinché possa continuare il proprio cammino meno solo.”
Il poeta
Pablo Neruda è stato, oltre un poeta anche un diplomatico ed un politico cileno. I suoi scritti lo hanno reso una delle figure più importanti della letteratura latino-americana di tutto il Novecento.
Il suo vero nome era Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, ma lui scelse lo pseusonimo di Pablo Neruda, in onore del poeta e scrittore ceco Jan Neruda.
Gabriel Garcìa Màrquez lo definì “il più grande poeta del XX secolo in qualsiasi lingua.
Nel 1971, inoltre, fu insignito del Premio Nobel per la letteratura.
Ma come detto poco sopra, non è conosciuto solo per le sue bellissime opere, ma per aver dedicato la sua vita per la propria nazione.
Diplomatico, politico e Senatore, aveva aderito al comunismo e fu candidato nel 1970 alla Presidenza del Cile.
Morì 3 anni più tardi a Santiago, dopo il golpe del generale Augusto Pinochet. La causa ufficiale parla di tumore, ma ad oggi le circostanze rimangono ancora dubbie.
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