Mangiano quando hanno fame e magari senza nemmeno apparecchiare la tavola. Non seguono la moda, ma abbinano i colori secondo il proprio umore. Tagliano i capelli quando la tendenza del momento li vuole lunghi e viceversa. Sono le persone libere e autentiche.
Quelle che molti chiamano “strane”. Che guardano arricciando il naso e ascoltano sorprese e spesso indignate.
Si, perché le persone libere e autentiche offendono il vivere altrui. Quello delle persone ingabbiate, schiave delle apparenze e delle regole imposte da chissà chi.
Da sempre l’uomo ha avvertito la necessità di vivere insieme ad altri uomini. Di “far gruppo” in base alle proprie credenze, ai gusti, agli interessi politici o religiosi.
E da sempre ha preso le distanze da tutto ciò che sente diverso. Dalle persone “strane”. Da chi la pensa diversamente e agisce in modo poco convenzionale.
Vivere secondo le regole, non uscire mai fuori da schemi prestabiliti, li fa sentire probabilmente al sicuro. Protetti da chissà quale pericolo o nemico esterno.
Anzi. È questo mondo copia/incolla che li spaventa. Far parte di un “gregge” che ha dimenticato la sua identità per somigliare a tutti gli altri. Che ha sacrificato i propri ideali per adeguarli a quelli altrui.
E invece bisognerebbe avere rispetto della diversità. Apprezzarla nella sua autenticità anche quando non ci somiglia. Rispettarla e soprattutto quando non lede nessuno, quando non rappresenta un pericolo.
Le convenzioni sociali sono prigioni senza sbarre che rinchiudono fin troppe persone. Persone che guardano con sospetto e quasi si sentono offese da chi resta dall’altra parte delle sbarre.
Si. Le persone libere e autentiche offendono chi vive bloccato nell’apparenza e nei luoghi comuni. E lo sentono.
Li avvertono quegli sguardi di disapprovazione. Avvertono un malcelato disprezzo forse dettato dalla frustrazione. Perché malgrado tutto, le persone che vivono di regole e apparenze, felici non lo sono.
Ma piuttosto che provare a spezzare la catena, cercano di distruggere le ali altrui.
Non permetterlo. Tu che sei libero e autentico, resta ciò che sei. Mangia quando vuoi e magari in piedi mentre guardi la strada dalla finestra. Continua ad abbinare i colori ai tuoi stati d’animo e tingi i tuoi capelli di rosa se ne hai voglia.
Finché non calpesti nessuno, fai quello che ti rende felice. Vivi la vita che vuoi vivere, secondo le tue regole e i tuoi principi.
Resta ciò che sei: una persona libera e autentica. Tu.
Un invito alla lettura: