Dire mi piacciono le cose semplici, come un grazie, un abbraccio, un “abbi cura di te”, non è sinonimo di poco valore. Avere simpatia per le persone umili, quelle che vivono alla giornata, mettendoci il cuore, il solo buon senso, non è cosa da disprezzare.
Le cose semplici tornano di moda perché, in realtà,non sono mai passate di moda. Lo ha capito anche il mondo della comunicazione, del marketing e della pubblicità.
Le piccole manifestazioni di umanità, il gesto gratuito e spontaneo, sono il bagaglio più bello che possiamo portare con noi.
Mai come in questo periodo abbiamo riscoperto il valore della semplicità. Dopo aver idolatrato per anni i valori più effimeri, offuscato i nostri sguardi. Incapaci di scorgere ciò che è vero ed autentico.
Abbiamo impacchettato l’anima e l’abbiamo riposta negli scantinati di un vivere convulso. Le cose semplici viste e vissute come scontate, e per questo poco di moda, quando non meritevoli di essere derise e dimenticate.
Sino ad oggi. Perché oggi l’inganno è finito. Ci siamo scoperti improvvisamente impotenti, fragili, inadeguati. Ci riscopriamo umani. E riscopriamo la verità e la bellezza delle cose semplici.
L’epoca di luci e lustrini è naufragata di fronte ad uno dei sentimenti più semplici e immediati dell’essere umano: la paura. E davanti alla paura solo chi ha principi e valori solidi non vacilla.
Non cade chi sa dare il giusto valore a cose e persone, un senso alla propria vita. Una direzione ai propri passi. Ed ecco che le cose semplici diventano una sorta di bussola. Sono l’essenza stessa della nostra esistenza.
Si, mi piacciono le cose semplici. Un abbraccio, un grazie, un per favore. Un “abbi cura di te”. Sono il pilastro su cui fondare la nostra rinascita. Sorridendo con nuova consapevolezza e con la stessa semplicità con cui non si è mai persa la speranza.
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