“Sii umile perché sei fatto di terra, sii nobile perché sei fatto di stelle“, recita un antico detto e che dovremmo imprimere tutti nel nostro cuore, Nella nostra vita incontriamo ogni giorno persone diverse, buone o cattive che siano.
Sicuramente quelle che generano in noi più insofferenza o antipatia sono le persone prive di umiltà. L’umiltà è la qualità che si oppone all’orgoglio e all’arroganza.
Non appartiene di certo a coloro che dividono le persone in due gruppi, forti e deboli, pensando senza alcun dubbio di appartenere a quello dei “forti”.
Già, i “forti”. Quelli convinti di essere superiori agli altri, di non avere limiti nel prevaricare sulle persone, quelli che non si abbassano mai a chiedere scusa a nessuno, pensando sia una debolezza.
Sono quindi l’esatto contrario dell’essere umili. Chi è umile è grande dentro. Conosce i suoi limiti e le sue debolezze, ma non per questo si sminuisce davanti agli altri. Semplicemente non inganna nessuno, sa bene quali sono le sue qualità o i suoi difetti.
L’umiltà ci permette di vivere meglio, di essere in pace con noi stessi. Cercarla e averla vuol dire mettersi all’altezza degli altri, i quali lo avvertono e lo apprezzano anche quando non lo dicono. Non dimentichiamo che anche nella Bibbia questa virtù è considerata una delle più riconosciute da Dio.
L’arroganza e l’orgoglio invece non portano nulla di buono. Chi possiede queste caratteristiche non lascia mai un bel ricordo negli altri. Prima o poi subirà le conseguenze delle proprie azioni. La vita non dimentica, tutti riavremo quello che abbiamo dato.
La persona umile sa che tutto quello che ha non è solo merito suo. Capisce che molti fattori lo hanno reso cosi: la famiglia, l’istruzione, gli amici, la fortuna. Riconosce le sue qualità, ma non si vanta di questo.
Come si apprende l’umiltà?
L’umiltà spesso è il frutto delle prove dure della vita che ci costringono a confrontarci con i nostri limiti, le nostre debolezze, la nostra dimensione umana. A volte le persone attraverso la sofferenza capiscono la vera realtà. Scendono così da quel piedistallo dove si erano messi e tornano ad essere vulnerabili, fragili, praticamente umili.
Chi è umile riconosce i propri errori e sa chiedere perdono. È felice per il successo degli altri, anche quando sono suoi avversari, perché non vuole prevaricare su nessuno per il suo ego. Se aspira a qualcosa di più, lo otterrà con il merito, ma senza vantarsene.
Diventando umili si impara. Si ritrova se stessi, il proprio io. Ci si pone in modo diverso di fronte agli altri, c’è più empatia con loro.
Umiltà uguale coraggio
L’umiltà va di pari passo con l’onestà. Entrambe comportano uno stile di vita che richiede forza e coraggio, ma ci consente di agire liberi e consapevoli della realtà e delle altre persone.
Essere umili ci può far crescere non solo nell’aspetto spirituale ma anche nella formazione intellettuale. Bisogna avere fiducia in se stessi, ma anche il coraggio fermarsi prima che il troppo ego ci porti a sopravvalutarci.
Cosi saremo in grado di migliorare noi stessi per continuare, attraverso l’umiltà, a progredire, ad imparare sempre di più dalla vita, perché siamo consapevoli che non riusciremo mai a sapere tutto, che continueremo sempre a cercare.
Cerchiamo l’umiltà che è in noi.
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