Oggi, nell’era della comunicazione, la necessità di parlare, di dare risposte veloci, prevale di sicuro su una buona conversazione. Crediamo che tutto giri intorno alle parole, senza capire che anche il silenzio è un modo di parlare, di dare un messaggio. Si, perché il silenzio non è sempre vigliaccheria. Malgrado a qualcuno faccia comodo pensarlo.
Difatti, a volte, appoggiarsi al silenzio ci aiuta a riconnetterci con noi stessi, con il nostro io per ascoltare cosa vuole dirci.
Ci sono discorsi a cui non vogliamo partecipare, dove le persone parlano troppo e credono che noi restiamo zitti per mancanza di argomenti, ma non è cosi. Vogliamo solo proteggerci da discussioni inutili e senza senso.
Il silenzio a volte ci permette di analizzare meglio le situazioni, di concentrarci di più sulle nostre emozioni, sulle decisioni che prendiamo, aiuta la nostra capacità intellettuale.
Oltre a questo, rimanere zitti può essere anche una strategia da adottare per delle situazioni imbarazzanti o stressanti che non sappiamo bene come gestire. Vediamone alcune:
Accettare una proposta
Prima di accettare una proposta da qualcuno, qualunque essa sia, prendiamoci una pausa, rimaniamo un po’ in silenzio, pensiamoci bene.A volte le persone dicono cose di cui si pentono un minuto dopo, fanno promesse che non possono mantenere.
Dopo aver posto una domanda
Fai una domanda e qualcuno risponde prima ancora che finisci di parlare? Non c’è niente di più esasperante. Bisognerebbe far capire che bisogna ascoltare bene prima di rispondere.
Se qualcuno commette un errore
Se una persona ha commesso un errore di poco conto, possiamo benissimo rimanere in silenzio. A quale scopo dovremmo segnalarlo? Non siamo costretti a farlo. Il silenzio non è sempre vigliaccheria, ma a volte dimostra sensibilità d’animo.
Quando non consociamo bene l’argomento
Se non sappiamo bene di cosa si tratta è meglio stare zitti. Raccontare cose inutili, o peggio dire bugie non è mai positivo, meglio rimanere zitti.
Quando qualcuno vuole prendersi il nostro merito
Puoi sempre incontrare persone con un complesso di inferiorità cosi forte che cercano di accaparrarsi il merito per qualcosa che, invece, hai fatto tu. Non vale la pena arrabbiarsi. Valuta prima bene se davvero ti stanno danneggiando, altrimenti resta in silenzio.
Condividere informazioni
Non siamo tenuti a confidare tutto a tutti, come fanno molti sui social. Alcune cose sono solo nostre e meritano il silenzio.
Commenti invidiosi
Provare un po’ d’invidia a volte è normale. Quando ci mostrano le foto di una vacanza o l’acquisto di un paio di belle scarpe che noi desideravamo da tanto. Ma stiamo sempre attenti che i nostri commenti siano corretti, altrimenti è meglio tacere.
Quando rischiamo di annoiare gli altri
Non commettiamo l’errore di parlare troppo, di far diventare una conversazione un monologo che non finisce mai. Quando le persone si annoiano è meglio se restiamo in silenzio.
Silenzio prima di parlare
Può sembrare strano, ma iniziare a parlare dopo un breve silenzio, cattura di più l’attenzione del pubblico, di chi ci ascolta. Questo perché fare una pausa, prima di iniziare a parlare, genera più aspettativa più interesse negli ascoltatori.
Dunque abbiamo imparato che a volte tacere non è un segno di debolezza, il silenzio non è sempre vigliaccheria, ma spesso ci evita problemi e situazioni imbarazzanti.
Abbiamo capito che non sempre parlare risolve tutto, che spesso bisogna dare “voce al silenzio”.
Un invito alla lettura: