La tecnica proiettiva, qui utilizzata nel test della famiglia, costituisce in psicologia un metodo volto ad ottenere risposte sul pensiero inconscio. Rispetto ad altri test basati esclusivamente sulla razionalità, questo metodo si basa sul disegno e sulle forme grafiche.
Il test della famiglia che andiamo a scoprire insieme in questo articolo costituisce uno dei test proiettivi più conosciuti ed utilizzati.
Inventato da Maurice Porot nel 1952 ha il pregio di esplorare il vissuto dei bambini e degli adolescenti riguardo l’idea di famiglia.
Sia di quella che inconsciamente rappresenta l’ideale di chi la disegna, sia dei rapporti tra questo pensiero e la realtà concreta da essi vissuta.
Il test della famiglia
Entriamo nello specifico di questo test della famiglia e capiamo come si struttura. Ad un bambino viene chiesto di disegnare una famiglia. Solitamente la richiesta viene suggerita senza porre restrizioni o limitazioni.
Essendo uno dei test proiettivi piu utilizzati per indagare l’inconscio dei bambini dai 5 anni sino alladolescenza, è opportuno che sia fatto nel modo più libero possibile. Mettere infatti limitazioni al bambino, dicendo di disegnare la sua famiglia, potrebbe inficiare l’essenza di questa teoria proiettiva.
La teoria psicodinamica, cui il test della famiglia appartiene, si concentra molto sull’immediatezza e il minor ragionamento possibile. È così infatti che emerge più chiaro l’inconscio del bambino, e su esso lavorare con domande ed approfondimenti.
Il test della famiglia è uno degli strumenti più appropriati per inquadrare l’affettivita infantile perché ne enfatizza gli aspetti proiettivi. Attraverso il disegno il bambino svela ciò che vive e ciò che immagina.
L’interpretazione del disegno familiare
Vediamo ora quali sono le fasi che seguono il disegno, e quali sono le risposte che si cercano dal bambino.
L’interpretazione del test della famiglia si basa, come detto, sulla psicanalisi della proiezione. Ovvero capire, con opportune domande, come e perche il bambino mostra i suoi sentimenti nei confronti dei genitori e del contesto familiare in generale.
Le domande che l’esaminatore pone al bambino hanno lo scopo di confermare o meno ciò che emerge dal disegno.
Quando nutri d’amore un bambino, lasci a digiuno le sue paure
Come le figure ed i soggetti disegnati si pongono realmente all’interno della famiglia. Uno degli obiettivi principali di questo test é quello di far emergere eventuali difficoltà presenti.
Da quelle di possibili rivalità fraterne ai possibili conflitti edipici che il bambino vive quotidianamente con gli altri membri della famiglia.
Secondo qualche filone interpretativo, smentito però dalla maggior parte degli psicologi, il test del disegno familiare potrebbe fornire spunti diversi. Dare cioè anche un’idea o una indicazione sullo sviluppo psicologico e relazionale del bambino.
In realtà il test della famiglia ha lo scopo preciso di fotografare gli aspetti emotivi presenti, più che dare indicazioni sugli sviluppi futuri.
Questi infatti, sia per l’età che per il contesto nel quale il bambino vive, saranno determinati da situazioni anche molto differenti da quella attuale. Quella, appunto, disegnata dal bambino.