Sappiamo che un empatico può essere soggetto a periodi di forte stress che si ripercuotono nella sua vita di tutti i giorni. Ed ecco che insonnia, esaurimento emotivo, irritabilità, emergono prepotenti.
Ma possono essere risolti o addirittura evitati.
Abbiamo ormai imparato che l’empatia è la capacità di comprendere appieno lo stato d’animo altrui, sia che si tratti di gioia che di dolore. Il significato etimologico del termine è “sentire dentro“, ad esempio “mettersi nei panni dell’altro“, ed è una capacità che fa parte dell’esperienza umana.
(Fonte: wikipedia )
Spesso, quando ci troviamo di fronte un soggetto molto sensibile e capace di assorbire stati d’animo, non capiamo il suo disagio. Far propri problemi e dolori altrui, richiede una forza senza eguali.
Mentre è semplice, quasi intuitivo, comprendere la fatica di coloro che dopo uno sforzo necessitano di riposo, altrettanto non avviene per una persona empatica.
Si fatica a capire come il carico emotivo di coloro che assorbono con una facilità estrema condizioni e problemi altrui possa generare un vero esaurimento emotivo.
Questo avviene perché un empatico tende a nascondere, a chiudersi in se stesso, senza lasciare trapelare il suo carico psicologico.
Ecco quindi che aiutare ed evitare che conseguenze come insonnia o esaurimento si manifestino con evidenza, non sempre è facile.
Judith Orloff è una psichiatra membro della facoltà clinica psichiatrica dell’UCLA, e autrice di The Empath’s Survival Guide: Life Strategies for Sensitive People.
Si deve alla sua esperienza in materia una serie di studi e casistiche sulle personalità empatiche.
Cosa dice la Dott.ssa Orloff?
Fondamentalmente che l’empatia è qualcosa di naturale, ma anche una grande sfida.
Se è vero che un empatico ha il dono della compassione e della condivisione, altrettanto può rimanere vittima di ambienti troppo negativi e tossici.
Ecco allora che, per evitare le pesanti conseguenze di insonnia ed esaurimento, la Dott.ssa Orloff offre una speciale guida con alcuni consigli molto utili.
Vediamo quindi insieme questi consigli.
La meditazione, il trovare tempo per isolarsi e ricentrare la propria energia è fondamentale per una persona empatica.
Infatti avere un momento per se stessi, per respirare e scaricare le energie tossiche, evita le conseguenze dell’esaurimento emotivo.
Riuscire cioè a mettere dei paletti, degli stop a comportamenti e situazioni particolarmente nocivi sotto l’aspetto emotivo.
È questo il consiglio più delicato per un empatico. Porre degli argini per non subire le conseguenze a livello psichico di così tanto stress.
Proprio per riuscire ad evitare conseguenze come insonnia, esaurimento, un empatico deve riuscire a creare intorno a sè una sorta di scudo protettivo.
Il segreto, per coloro che fanno della disponibilità verso gli altri, è quello di non dimenticare la propria persona. E le proprie emozioni positive. Mai.
L’empatia è un grande dono, ma va adoperato con saggezza è responsabilità. Mentre ci si prende cura degli altri, non bisogna mai dimenticare di ascoltare anche se stessi.