Psicologia

Depressione: dietro il buio c’è un’enorme volontà di essere felici

Publicato da
Alice Iz

Cosa c’è dietro il buio della depressione? La volontà di tornare ad essere felici. Ecco perché

La depressione non può e non deve essere etichettata semplicemente come il nulla, come una sconfitta. Non può non essere considerato un aspetto importante che sfida il buio: la volontà di essere felici.

È stimolante questo approccio, perchè ci parla di uno degli aneliti maggiori di ogni essere umano: la ricerca, tenace, della felicità.

Depressione, la tristezza per la realtà

Questa volontà però non sempre incontra cammini pianeggianti, e molto spesso gli ostacoli, le ingiustizie, minano la fiducia delle persone.

La depressione non è vivere a metà, il bipolarismo non è leggerezza e avere l’ansia non significa non avere nulla da fare

Così quella ricerca di gioia, quella volontà di essere felici, si tramutano in buchi senza via d’uscita e la tristezza pervade ogni attimo della quotidianità.

Ognuno quindi è soggetto alla depressione, e più la ricerca di senso e di gioia sono condotte senza risparmio, maggiore diventa la trappola nella quale si può inciampare.

Per questo il modo con il quale si guarda e si vive la delusione, ciò che attutisce la caduta e smorza gli effetti è questione di sensibilità individuale.

L’anticamera della paura

Zigmunt Bauman diceva che non è possibile misurare il dolore personale, e quando ci troviamo senza più difese siamo nell’anticamera della paura e della depressione.

I mostri che invadono le singole menti sono qualcosa di strettamente privato, così come lo è il percorso che ognuno vive per trovare la propria felicità.

Comprendere quindi che ognuno conosce la propria ricerca di felicità ed è unico nel suo modo di reagire di fronte alla sconfitta, è essenziale.

Non esistono codici universali per leggere gli spartiti di ogni singola anima.

Cosa c’è dietro il buio

La depressione è quel momento nel quale la speranza di essere una farfalla sbatte contro un muro silenzioso.

È quel momento, individuale, che rabbuia l’orizzonte, e diventa manifesta l’incapacità di scorgere un nuovo sole.

Depressione: quella sensazione che niente intorno a te sia aggraziato

Capire che alla base di ogni vissuto c’è una volontà positiva che si è perduta in qualche anfratto significa porsi nella maniera migliore. E il vissuto di una persona che soffre di depressione non fa differenza.

Quella che chiamiamo empatia è la strada maestra per andare incontro a questa sensibilità ferita.

Quella capacità di intuire ciò che non si conosce nei particolari, è il modo migliore per trasformare lacrime di tristezza in gocce di speranza.

In piccoli spazi nei quali intingere di nuovo l’acquerello della propria vita per tornare a disegnare un gioioso arcobaleno.

Piccoli passi verso la luce

Per tornare ad alimentare quella volontà di vita e di bellezza che, come per incanto, si è smarrita senza nemmeno rendersi conto del perché.

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Insegnare il perdono verso se stessi è un altro passo di grande importanza.

Amare, come recita una frase sempre vera, non significa trovare la perfezione, bensì perdonare le proprie cadute.

E da queste trovare quella forza e quella esperienza capaci di ridare vigore a quell’eterna volontà di essere felici.