Sono una mamma. Ma sono una mamma cattiva. E non mi interessa.
Si, avete capito bene. Sono cattiva perché voglio che i miei figli seguano le regole.
Perché li punisco quando non lo fanno, privandoli di un divertimento, di quel regalino extra, di un programma alla tv.
Lo sono perché voglio che mi aiutino nelle faccende domestiche.
Vogliono che svolgano le loro piccole mansioni anche quando sono stanchi. Stanchi per aver giocato troppo a lungo o per aver passato il pomeriggio davanti alla tv.
Oh, ne dico tanti. Ma proprio tanti. Non troppi. Quelli giusti, quelli necessari. Ma li dico. Oh se li dico!
Sono una mamma cattiva perché li obbligo ad andare a letto presto.
Dopo cena, dopo qualche piccolo svago, voglio vederli nel loro letto, con tablet e cellulari spenti. Con i sogni negli occhi.
Sono una madre cattiva perché spingo i miei figli ad affrontare gli ostacoli.
Sono cattiva perché non permetto loro di mangiare secchi di caramelle, perché insisto che finiscano la frutta.
Perché tutto ciò che è verde piace poco anche a me, ma lo mangeremo tutti insieme.
Sono cattiva, molto cattiva, perché faccio leggere loro dei libri. Perché non dimentico mai di inserirli tra i regali di Natale.
Perché una volta terminati di leggere, voglio che ne discutiamo insieme.
Sono tremendamente cattiva perché li obbligo ad indossare il casco quando vanno in bici anche se lo odiano.
E sarò cattiva anche domani. Quando non permetterò loro di bere alcolici, non vorrò vederli guardare programmi e film violenti. Non vorrò sentirli utilizzare un linguaggio volgare e offensivo.
Ma userò, se necessario, ogni briciolo di forza, ogni mio avere, la mia stessa vita per non far mai mancare loro il necessario. Ciò che è utile e soprattutto tutto quello che è indispensabile.
Sono una mamma cattiva? Non mi interessa.
Magari le mie decisioni non sono e non saranno sempre giuste, le mie scelte potrebbero rivelarsi sbagliate, ma sono e saranno sempre dettate dall’amore per i miei figli.
Vi amo, vi proteggo. Mi prendo cura di voi. Combatterò al vostro fianco ogni battaglia utile o necessaria.
Combatterò per darvi la vita che meritate: una vita degna e il nome di Uomini e Donne.
E se per ottenere tutto questo verrò definita una mamma cattiva, anche se a volte siete e sarete voi a dirlo, non me ne importa niente.
Io lo chiamo amore. Lo chiamo rispetto per la vostra vita.
E voi, mi ritenete una mamma mamma cattiva? O siete mamme e papà “cattivi” come me?
Un invito alla lettura:
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