Riflessioni

Oriana Fallaci: Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione

Publicato da
Alice Iz

Il senso della delusione nelle parole più profonde e coinvolgenti di Oriana Fallaci

È profondamente donna Oriana Fallaci in queste parole. Donna nell’emozione liberata, nella dignità della forma. Niente ferisce più di una delusione. Nulla ammala, avvelena, ferisce in modo così inteso, un’anima fiduciosa che viene tradita.

Oriana Fallaci è stata una persona, prima ancora che una grande giornalista e scrittrice, che ha vissuto nella trincea della vita. Sempre. 

Una donna che non temeva la sfida, quanto la delusione del prossimo. Che sapeva rischiare, in prima persona, anche la vita, sapendo che niente ferisce quanto l’ignavia e il ritiro.

Come a Città del Messico, quando in quella giornata che passò alla storia come una delle più buie della nazione messicana, Oriana Fallaci fu colpita da un elicottero e data per morta. E  per aver voluto documentare l’orrore che si stava consumando.

O come quando parlò di Alekos, il poeta e scrittore greco, suo compagno di vita, cui dedicò, uno dei suoi libri più belli: un Uomo.

Non era nel suo stile retrocedere, anche quando questo significava patire una delusione.

Nel suo ultimo romanzo, ” Un cappello pieno di  ciliege”, uscito dopo la sua morte, Oriana  Fallaci spiega così il senso della delusione:

La delusione per Oriana Fallaci

“… è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. “

Per un carattere fiero e indomito come quello di Oriana Fallaci, che sapeva mettere la dignità della vita davanti a qualsiasi pericolo, ciò che avvelena non era e non è la battaglia, quanto la sua rinuncia.

Per una donna che esclamava “Non si fa il proprio dovere perchè qualcuno dica grazie, ma lo si fa per principio”, niente ferisce come la resa di fronte a questo impegno.

La delusione ammala l’anima, la ferisce, la avvelena

Oriana Fallaci amava la vita, e per questo non riusciva mai ad adeguarsi, a farsi comandare, a permettere che questo atteggiamento fosse ciò che ammala l’anima.

Tutto questo lo avrebbe sicuramente trasmesso a suo figlio, che non conobbe, ma al quale dedicò un  libro che sembra una poesia.

“La vita è una grande fatica bambino, e la libertà è un dovere prima che un diritto”. Ecco perchè niente ferisce come la rinuncia a questo impegno, che interroga tutti gli esseri umani, ogni giorno.

Anche se spesso sembra più semplice vivere diversamente, lasciare che le cose vadano come sempre, salvo poi piagnucolare lacrime amare.

” Non si regala l’anima a chi non è disposto a regalare la sua” ripeteva Oriana Fallaci fumando l’ennesima sigaretta. Sapendo di mostrare tutta la sua delusione per una società, diceva, che l’anima sembra averla persa.

Lei, questo oltraggio, non l’ha mai patito.