Ami passeggiare in solitudine, in libertà, pranzare al ristorante da sola, andare al cinema senza tirarti dietro tutta la comitiva e per questo ti definiscono strana.
Non lo sei. Sei libera. Semplicemente.
Libera dai condizionamenti, da ogni forma di dipendenza, dal bisogno di riempire la tua vita con tutto e di più.
Molte persone hanno quasi paura a vivere con se stesse, considerano questo non solo strano, ma anche pericoloso.
In realta’ passare del tempo da sola, vivere la tua condizione in libertà, non significa essere asociali.
Non c’è proprio nulla di strano nel fermarsi mangiare una pizza in relax anche se non hai un cavaliere.
Oppure nel fare una passeggiata in mezzo ai boschi senza la compagnia di qualcuno che ti faccia sentire meno sola. Non lo sei! Sei con te stessa!
Un modo come un altro per poter riordinare i pensieri, per riflettere sulle cose, per rigenerarsi fuori dalla routine quotidiana. Si tratta solamente di questo, non di altro. Non sei strana.
Viviamo in una società che guarda di traverso atteggiamenti del genere, che definisce strana chi non si adegua, che sembra emarginare chi preferisce restare sola piuttosto che coltivare rapporti vuoti e sterili.
È strana una persona che decide di staccare da internet, dal telefono, dal computer, per godersi un buon libro. Il silenzio rigenerante. La propria pace, in libertà.
Forse, a pensarci bene, sono strani proprio coloro che non sentono queste esigenze. Coloro che hanno sempre bisogno di approvazione, di consenso. Come se, in mancanza di tutto ciò, la vita possa perdere di valore.
Una ricerca, condotta dall’università di Dublino, ha evidenziato che le persone che prediligono trascorrere con regolarità un certo numero di ore in solitudine, sono coloro che hanno maggiore stima in se stessi.
Che riescono a sviluppare maggiore creatività e, paradossalmente, che riescono ad essere più empatiche nei confronti del prossimo.
Vi sembra strana come cosa? Eppure è quanto emerso dall’indagine.
Non siamo nati con gli stessi interessi, con gli stessi gusti, inclinazioni. Quindi perché privarsi di un’esperienza quando l’amico, o il partner, prediligono altre scelte?
Perché etichettare come strana una persona che semplicemente non segue le masse, non ama ciò che tutti amano, non vuole quello che quasi tutti vogliono?
Riuscire a stare in pace, sereni, anche in solitudine, significa viceversa avere un carattere strutturato.
Significa sapere cosa si vuole, non comportarsi con l’assillo del giudizio degli altri. Significa, semplicemente, seguire il proprio cuore. Senza per questo sentirsi strana.
Bernardo Bertolucci osservava:
Dipende quindi dalla visione che abbiamo della vita e, soprattutto, dalla paura del giudizio degli altri.
Esci pure da sola, fai le cose che hai sempre sognato e spesso rimandato. Anche quella più strana. Perché no?
Realizza le tue fantasie, vivi le tue avventure e sorridi agli sguardi scandalizzati, a chi stenta a capirti.
No, non sei strana. Sei meravigliosamente libera. Unicamente tu.
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