Essere madre di un figlio maschio significa capire e scoprire che anche i ragazzi sono sensibili, capaci di fare gesti nobili e molto empatici.
Ma non solo.
Essere mamma di un figlio maschio significa far volare in giro piccoli aeroplanini di carta, tollerare i suoi calzini sporchi lasciati sul pavimento, sopportare l’odore di sudore o ancora il cattivo odore dei suoi piedi.
Sgnifica anche ridere ad ogni scoreggia o rutto, fatti magari durante i pasti.
Avere un figlio maschio significa camminare senza fretta, prestare attenzione al momento presente e ridere di se stessi, sempre e comunque.
Significa trovare meraviglioso un cheeseburger pieno di ketchup e sognare un mondo diverso, senza pregiudizi.
Essere mamma di un figlio maschio vuol dire imparare ad usare bene il cellulare, ballare come i personaggi di Fortnite ed avere il coraggio di affrontare paure sciocche, imparando ad essere creativi, gestendo qualcosa che credevamo essere difficile.
È amare incondizionatamente un’altra persona, proteggendola, difendendola.
E accettare le differenze e l’individualità di ognuno di noi.
Essere madre di un figlio maschio significa memorizzare i nomi di tutti i suoi amici, capire il fuorigioco e il calcio d’angolo.
E’ guardare le partite insieme a lui, mangiando una pizza.
E’ preparagli la borsa per andar in palestra, avendo l’ansia di non aver dimenticato di aggiungere altro.
E’ rispondere alle sue domande che riguardano il funzionamento di una macchina e come guidarla.
Essere madre di un figlio maschio significa difendere il genere maschile da falsi pregiudizi e luoghi comuni.
Significa essere pronta a diventare studente, apprendista, antropologa biologa, giocatore di calcio, chitarrista e pattinatrice.
Significa anche connettersi a YouTube, dire “tranquillo, domani guarirai”, e mettere del ghiaccio su un gomito gonfio e rosso, dopo una caduta.
Essere madre di un figlio maschio vuol dire avventurarsi in un territorio precedentemente sconosciuto e scoprire che la vita è molto più ricca, dopo il suo arrivo.
È innamorarsi di qualcuno più piccolo di noi, che ci guarda con ammirazione e ci considera come la regina del regno del suo cuore.
È rendersi conto che a poco a poco sta crescendo, che la sua voce sta cambiando.
E’ accettare l’arrivo di nuovi tempi, nuovi riferimenti e nuove intense avventure.
Essere madre di un figlio maschio significa avere una grande preoccupazione la sera, quando esce.
E’ restare in piedi, con gli occhi aperti per aspettare il suo arrivo.
E’ assicurarsi di esser sempre un esempio e un modello di vita per lui, perchè un figlio ha bisogno di questo.
Di tanto supporto e di strumenti necessari, affinchè possa diventare un uomo resiliente, forte e maturo.
Un figlio ha bisogno di una madre che lo ami incondizionatamente, che lo sappia educare e lo faccia diventare un brav’uomo.