Elenchiamo otto atteggiamenti “scortesi” che usano le persone realmente affette da ansia.
Quando incontriamo per la prima volta qualcuno, di solito, siamo subito pronti a dare un giudizio sulle impressioni che quella persona ci ha dato.
E come spesso diciamo, “la prima impressione è quella che vale”.
E anche se si tratta di qualcuno che conosciamo da un po’, il nostro giudizio permane e difficilmente lo cambiamo.
Se conosciamo una persona che, a primo impatto, ci sembra “sgarbata”, la classifichiamo come “maleducata”, “scorretta”, “strana” o semplicemente “scortese”.
Ma dobbiamo tener presente che, questi atteggiamenti, possono essere meccanismi di difesa o effetti collaterali causati da un vero e proprio disturbo dell’ansia.
La comprensione di tali meccanismi ci aiuterà ad essere più comprensivi e meno nervosi con chi si comporta in modo “scortese”, ma soprattutto a non dare giudizi affrettati, o per lo meno, a cercare di modificarli o migliorarli nel tempo.
Condividiamo otto comportamenti abituali che adottano le persone ansiose:
1 – Molto spesso sono persone felici di uscire, incontrare gente, divertirsi e fare nuovi progetti.
Ma, prese dall’ansia di relazionarsi con gli altri, all’ultimo minuto, trovano una scusa e mille motivi per declinare un invito.
Nel momento in cui rifiutano si sentono sollevate e persone orribili allo stesso tempo.
2 – A volte sono persone che hanno toni bruschi e sgarbati, o perdono il controllo per piccole cose.
In realtà non vogliono né ferire né turbare le persone che sono loro vicine, ma gli attacchi di ansia le fanno sentire sempre al limite di un equilibrio precario.
3- Può capitare di frequente che interrompano le persone durante le conversazioni.
Questo accade perché sono ansiose di dire cosa pensano e temono di non ricordarlo se non lo dicono subito.
Sono consapevoli che questo comportamento irrita i loro interlocutori, ma è più forte di loro e sanno anche che dopo ci staranno male.
4 – Le persone ansiose non riescono a mantenere un contatto visivo con gli altri.
Mentre noi gli parliamo, loro guardano altrove. Si guardano le mani, il telefono, o qualsiasi altra cosa che non sia la persona che parla.
Molto spesso confondiamo questo atteggiamento, con “maleducazione” o “scortesia” nei nostri riguardi.
5 – Capita spesso di vedere le persone ansiose connesse su telefoni o computer.
Sanno che non è educato isolarsi in questo modo in presenza di altre persone ma è un modo semplice per tenere la mente occupata ed evitare di farsi prendere dall’ansia, quando, ad esempio, hanno affrontato una giornata difficile.
6 – Quando si sentono in preda ad attacchi di ansia, queste persone preferiscono prendere le distanze.
Si isolano e si concentrano su di loro, per recuperare le energie e lo stato ideale, affinché risultino positive e divertenti per chi gli sta attorno.
7 – A volte risultano “strane” o scortesi perché ci evitano intenzionalmente, in pubblico.
Questo accade non perché non vogliono parlarci o vederci, ma semplicemente perché si sentono insicure.
Col timore di dire qualcosa di stupido, di risultare bizzarre o incomprensibili.
8 – Le persone ansiose, possono diventare sarcastiche, acide e offensive.
Non sono maleducate. È un loro meccanismo di difesa.
Per non farci del male, ci allontanano e si isolano e si chiudono nel loro mondo.