Ci sono frasi, pensieri, riflessioni, in grado di scuotere il sentimento della tristezza, di far tornare l’entusiasmo. La gioia di vivere.
Sappiamo che la vita non è una passeggiata in un campo di girasoli.
Che tutta una serie di ostacoli si pongono tra i nostri desideri, quello che facciamo per tentare di trasformarli in conquiste, e quanto tutto questo ci costi in termini di fatica e dispendio di energie.
Quando poi, per ragioni che non sempre hanno una loro spiegazione ed una loro logica, anzichè l’esito positivo incontriamo la sconfitta o l’arretramento, ecco che la fatica sembra prevalere su qualsiasi idea e motivazione interiore.
Questa fase, sebbene dura, soprattutto a livello psicologico, deve invece essere considerata una sorta di pit stop positivo.
L’occasione per fermarsi un attimo, tirare il fiato, e ricaricare le batterie.
Perseverare testardamente, o per orgoglio, senza riprendere forza, a livello fisico e psichico, può significare non solo non raggiungere l’obiettivo, ma precipitare in una sorta di esaurimento dal quale è poi più difficile uscirne.
Nachman di Breslav, un personaggio vissuto a cavallo tra il 1700 ed il 1800, era solito affermare che la tristezza è la più grande avversaria dell’essere umano, e che coltivare la gioia e la positività, è la chiave per riuscire a stimolare e ricevere le energie positive di cui si ha bisogno.
In uno dei suoi scritti annotava:
“La degradazione della gioia proviene da una distorsione del canto profondo dei ritmi vitali, e quindi la capacità di trovare anche solo un punto positivo ed attaccarvisi significa ristabilire il giusto ritmo vitale”.
È importante quindi alimentare questa positività, non lasciare che una caduta o un periodo particolarmente impegnativo e stressante sostituisca nella nostra mente il canto e la gioia.
E quindi dobbiamo aiutarci, magari ricordandoci e ripetendo, come un mantra, una serie di concetti.
Vediamoli insieme:
Ce la voglio fare:
è il primo passo, fondamentale, non tanto a raggiungere quel risultato sfumato che ha dato vita alla fatica e alla delusione, ma a riprendere positività, energia.
A risentire la gioia, anche se qualcosa non è andato come si sperava.
Posso farcela:
è normale, magari dopo una sberla in pieno viso, sentire timore, incertezza, mettere in dubbio se stessi e le proprie capacità.
Ribadirsi però che una battuta d’arresto non può toglierci la gioia e la voglia di vivere serve come puntello interno quando ci si rimette in piedi.
Me lo merito:
è fondamentale dirselo. Meritare di avere energia e positività è un riconoscimento nei confronti del proprio benessere e della propria persona.
E mano a mano che lo si ripete, ecco che tornerà prepotente uno stimolo, un desiderio di riprendere in mano il proprio destino e la propria vita.
Amo la vita:
ritrovate le coordinate giuste ecco che la prossima frase sarà di nuovo un invito ed un appello fondato sulla positività e sull’entusiasmo, uno slancio verso le vita e verso le sorprese che può riservare.
Voglio sorridere:
la dimostrazione che la vetta è stata raggiunta, e che la gioia sta di nuovo tendendoci la mano.
Quando si ritrova questa condizione è segno che la positività ed il bisogno di sorridere hanno avuto la meglio!
Il futuro mi attende:
certamente! Potranno esserci ancora momenti negativi, passi falsi, ma la consapevolezza che è giusto amare la vita e se stessi costituisce il bagaglio più ricco e prezioso per continuare il proprio cammino.
Riflessioni preziose, da condividere!