Non fermatevi alle apparenze, non badare ai pettegolezzi: ci sono persone meravigliose dietro tutto questo.
Viviamo oggi nel mezzo dell’età del gossip, agevolato dal proliferare della tecnologia che consente a tutti di ascoltare, vedere, leggere, bisbigliare; in una parola semplice fare del pettegolezzo.
Mc Luhan, un esperto di comunicazione, diceva: ” se un albero è caduto nella foresta ma non è ripreso da una televisione, l’albero secondo voi è caduto realmente”?
A sottolineare il ruolo ormai essenziale non tanto o solo dei sistemi di comunicazione, quanto dal rendere pubblica una cosa.
Arma pericolosa e a doppio taglio questa. Perchè quando si fa del gossip su qualcuno, si rende noto questo o quell’aspetto, in realtà non si sa se le cose dette e ascoltate rispondano al vero, ma è come se lo fossero.
Evitare una persona, farsene un’idea sul sentito dire, oltre ad essere tale, cioè un sentito dire, ci porta ad avere atteggiamenti basati su questo pregiudizio.
Finiamo per non approfondirne la conoscenza, ignorando quindi che potenzialmente si avrebbero diversi punti in comune.
O, all’opposto, siamo portati a fidarci, perchè questo è quello che si dice della tal persona, mentre in realtà la reputazione che l’accompagna, è frutto non di vera disponibilità verso gli altri, ma magari solo di interesse, e di un’abile strategia per catturare la fiducia e perseguire meglio i propri obiettivi.
Cosa caratterizza infatti il pettegolezzo?
La persona della quale si parla non è presente nel momento in cui avviene la conversazione.
La persona di cui si parla non è conosciuta, ma si conosce, si sa chi è.
Oltre a raccontare una circostanza o un episodio, il pettegolezzo prevede l’accompagnamento di un giudizio, non sempre chiaro quanto sottinteso, velato.
Qualcosa che insinua il dubbio, o la curiosità, ma senza essere suffragato con prove, argomenti tangibili.
Un modo di essere molto simile al gesto dal quale pare sia nato, in Italia, il termine pettegolezzo, ovvero dal termine ” pithecus”, scimmia.
L’atto di mettersi in gruppo e togliersi di dosso le pulci sembra, secondo studi relativi alla sociologia ed ai gruppi umani, aver dato origine al termine pettegolezzo.
La presenza di più simili, in gruppo, intenti a togliersi di dosso le pulci!
Quando questo modo di essere e di vivere diventa la norma, come sempre più accade ai nostri giorni, rivela non solo un allarme, ma determina risultati e conseguenze sul futuro di una relazione e di un incontro che, senza tutto questo rumore di fondo, avrebbe potuto prendere un’altra strada.
Perchè il pettegolezzo ci condiziona, incide sulla nostra psicologia, lavora dentro le nostre teste anche se tendiamo a non considerarlo possibile.
Si, forse Mc Luhan, l’aveva capita proprio bene la questione!
Viviamo su quello che viene mostrato, non su quello che conosciamo personalmente e che corrisponde a realtà.