Cosa significa essere una madre anafettiva e quali conseguenze può avere sui figli?
Lo sviluppo emotivo dei bambini è legato a doppio filo dalla relazione che hanno con le persone che si prendono cura di loro, e tra queste, ovviamente, le mamme.
Se questa figura però rientra tra le persone considerate anaffettive, ecco che i problemi che i piccoli svilupperanno nel loro processo di crescita si fanno evidenti.
Come si possono definire allora queste figure? Sono fondamentalmente persone incapaci di gestire, esprime e liberare le proprie emozioni, e quindi l’amore.
Probabilmente, come spiegano gli psicologi, per un vissuto personale in cui il proprio genitore era anch’esso incapace di manifestare amore, e quindi la persona cresce con i deficit che poi, purtroppo, trasmetterà a sua volta ai figli.
Tra i comportamenti tipici di una madre anaffettiva vi è l’assenza fisica e concreta su quasi tutti gli aspetti.
Delegano tutto a figure sostitutive, non partecipando alla vita dei figli.
Non sanno trasmettere affetto, incoraggiamento, ma nemmeno svolgere il ruolo di guida ed indirizzo che un genitore deve svolgere.
Sanno solamente criticare, distruggere, scoraggiare.
Insieme a questo tratto, caratteristico e tipico della figura anaffettiva in generale, ve ne è un altro.
Cioè non riescono a comprendere i bisogni dell’altra persona, anteponendo sempre i propri e, comunque, pretendendo che tutto quello che li circonda sia ordinato e perfetto.
Un mix di egoismo e nevrosi molto difficile da capire e sostenere da parte di un bambino.
Un atteggiamento molto pericoloso, quando si trasmette ai figli, riguarda la capacità di queste persone di cogliere i punti deboli, soprattutto quelli legati al rapporto affettivo e psicologico.
Quindi sentire una madre ripetere al figlio ” se non fai quello che dico mi farai stare molto male”, genera nel bambino una sorta di senso di colpa, ponendolo in una condizione di imbarazzo affettivo nei confronti della figura amata.
Questo gioco sottile la madre lo perpetuerà nel tempo, rinfacciando con cadenze regolari i sacrifici che essa fa ed ha fatto nel corso della sua vita, generando di continuo un debito che un figlio, crescendo, porterà sulle spalle come un masso pesante ed ingombrante.
Le caratteristiche, oltre a quelle già evidenziate riguardano anche le frequenti crisi che manifestano a livello psichico.
Pianti improvvisi, vittimismo, alternati a sprazzi improvvisi di iper-attivismo che evidenziano una totale mancanza di equilibrio.
Quella caratteristica, invece, necessaria ad un bambino nella sua fase di crescita e scoperta del mondo.
Un bambino che cresce con una madre anaffettiva avrà certamente poca stima di sé stesso. disturbi da sindrome dell’abbandono, incapacità di manifestare le emozioni, disistima nei confronti dell’altro sesso.
Rischiando di diventare esattamente la fotocopia della persona che l’ha generato.