Quando stai per perdere la pazienza, ricorda le parole di questo racconto

Publicato da
Deborah Doca

Capita a tutti noi di perdere la pazienza, è normale, è parte della condizione di umana.

Quello che deve essere sempre ponderata, anche se in situazioni di grande stress, è la reazione che si produce.

L’insegnamento che si può trarre da questo racconto è estremamente utile per comprendere i danni che si possono causare con una reazione avventata, non controllata ed estrema.

“C’era una volta un ragazzo con un bruttissimo carattere. Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli disse di piantarne uno nello steccato del giardino ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno.

Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato.

Nelle settimane seguenti, imparò a controllarsi e il numero di chiodi piantati nello steccato diminuì giorno per giorno:

aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare chiodi.

Finalmente arrivò un giorno in cui il ragazzo non piantò alcun chiodo nello steccato.

Allora andò dal padre e gli disse che quel giorno non aveva piantato alcun chiodo.

Il padre disse al figlio di levare un chiodo dallo steccato per ogni giorno che non avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno.

I giorni passarono e finalmente il ragazzo poté dire al padre che aveva levato tutti i chiodi dallo steccato.

Il padre portò il ragazzo davanti allo steccato e gli disse:

“Figlio mio, ti sei comportato bene ma guarda quanti buchi ci sono nello steccato. Lo steccato non sarà più come prima.

Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci delle ferite come queste.

Puoi piantare un coltello in un uomo, e poi levarlo, ma rimarrà sempre una ferita.

Non importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà”.

Una ferita verbale fa male quanto una fisica.”

Il racconto è semplicemente la metafora di quello che avviene nelle relazioni con le persone che ci vivono accanto.

È molto più facile che litigi e incomprensioni avvengano con coloro che hanno con noi rapporti quotidiani.

Molte volte, presi dallo stress e dalla rabbia, pronunciamo parole che nemmeno pensiamo (chiodi), ma che possono ferire e lasciare cicatrici indelebili (buchi) nelle persone che subiscono i nostri scatti d’ira.

È necessario quindi lavorare su questi lati meno belli della nostra personalità, riflettere sui nostri atteggiamenti, coltivare l’arte della pazienza attraverso la riflessione e la meditazione.

Cosa ne pensate?

Capita anche a voi di perdere la calma e per questo di ferire qualcuno?
Scriveteci le vostre opinioni e le vostre esperienze e condividete per conoscere quelle dei vostri amici, lo apprezzeranno!