Riflessioni

La frase magica per attirare ciò che maggiormente desideri

Publicato da
Deborah Doca

Esiste una frase magica capace di attirare ciò che desideriamo?
Continuate a leggere per scoprirlo!

Ma leggete con molta attenzione, senza fretta, comprendendo le sfumature, sottili, ma essenziali, per riuscire ad ottenere quello che si desidera.

Non è una lezione di uno dei tanti Coach presenti in rete, ma un aiuto per riflettere sulla positività dei propri pensieri.

Ognuno di noi incontra nella propria vita periodi negativi, le cose sembrano non girare a dovere, gli impegni si fanno più pressanti e sembra che tutto stia sfuggendo di mano.

Occorre quindi sgombrare il tavolo e la testa dalle troppe cianfrusaglie, e selezionare le priorità.

Non abbiamo il dono dell’ubiquità, nè siamo degli Highlander, quindi occorre decidere su quali aspetti porre l’attenzione per non disperdere le energie in mille rivoli che, alla fine, distolgono dagli obiettivi principali.

Non si può, lo sappiamo, volere tutto e subito, e quindi questa scrematura è il primo e principale passaggio.

Poi occorre fare un secondo step, e qui entriamo già nell’aspetto essenziale del discorso.

Quando sentiamo che vorremmo qualcosa, in realtà, ci stiamo concentrando sulla sua mancanza e, di conseguenza, il nostro atteggiamento, subendo questo vuoto, porta il nostro stato d’animo verso un valore “negativo”, la mancanza, piuttosto che verso la gioia e la positività.

Molti insegnano, sulla scia del famoso detto ” volere è potere” a fare un esercizio di volontà nei confronti di se stessi.

Aspetto certo da tenere in considerazione, perchè non si ottiene nulla senza un briciolo di volontà e di perseveranza, ma il tono perentorio e la realtà che ci circonda finiscono spesso per creare ostacoli più grandi di quanto pensassimo, portandoci magari una dose aggiuntiva di frustrazione.

Formulare a sè, invece, la richiesta e l’invito tipo “non sarebbe bello se..” assume un tono più conciliante, meno perentorio, e permette di tenere alta la concentrazione sull’obiettivo, ma senza stress inutili che, come dicevamo, rischiano di amplificarsi al primo grosso ostacolo.

Un invito fatto con umanità, quasi con dolcezza, capace di stuzzicare la propria reazione, ben consapevoli che occorrono calma e pazienza e, soprattutto, una certa dose di tolleranza.

Perchè obiettivi, risultati, non dipendono solo da noi, ma da una serie di fattori esterni che, non sempre si possono controllare.

Dire a se stessi “sarebbe bello se potessi fare qualche azione in più per aumentare il mio fatturato giornaliero”
suona diverso dal marziale
“devo aumentare il mio fatturato giornaliero”.

Perché questo traguardo, se già lo si enuncia, significa che è una attuale mancanza, e imporselo in maniera perentoria sembra quasi una sorta di rimprovero verso atteggiamenti che noi stessi abbiamo, o non abbiamo tenuto nel recente passato.

Così come il ” devo dimagrire”, che di per sè raccoglie anche una specie di ammonimento e di rimprovero, se pronunciato con ” sarebbe bello se arrivassi a pesare 65 kg..” stimola, esorta, ma senza drammi e stati d’animo da out out.

Se si è arrivati a sforare il proprio peso forma, una qualche responsabilità ce l’abbiamo sicuramente.

Ma non è la faccia truce e l’aspetto punitivo che risolvono e stimolano la persona a riprendere il giusto sentiero.

Albert Einstein diceva:
“Incoraggiati non per avere solo successo, ma piuttosto per essere una persona di valore.”