È una guerra emotiva necessaria quella che bisogna combattere per eliminare le persone manipolatrici dalla nostra vita.
Ad ognuno di noi può capitare, di tanto in tanto, di nutrire sentimenti non esattamente caritatevoli e corretti nei confronti degli altri, ma ci sono persone che ne hanno fatto uno stile di vita.
Sono quegli individui sempre pronti a sfruttare, denigrare, controllare, manipolare gli altri.
Un “amico” geloso, un datore di lavoro che tende a sfruttare ogni nostra risorsa, un familiare che cerca di condizionare la nostra vita.
Indipendentemente dalla situazione, è il momento di porre fine a questi comportamenti che ci avvelenano l’esistenza.
Ecco cosa fare.
Riconoscere che il problema sono loro, non siamo noi
Come prima cosa bisogna prendere atto che abbiamo un problema. Spesso cerchiamo delle scuse nel tentativo di giustificare comportamenti scorretti e negativi.
Non riusciamo ad accettare l’idea che una determinata persona possa essere priva di buone qualità e buone intenzioni.
Manipolazione, sfruttamento e altri comportamenti degni di una soap opera, sono spesso indicatori di un disturbo della personalità.
(Nota: non tutte le persone che sfruttano, manipolano o sviliscono hanno un disturbo di personalità).
È assolutamente deleterio per il nostro benessere psicofisico, essere l’obiettivo di questi soggetti più o meno disturbati.
Le relazioni con questi individui vanno chiaramente interrotte, ma non sempre è facile o possibile prendere le distanze necessarie.
Pensiamo ad un datore di lavoro, ad un familiare particolarmente vicino.
Tuttavia, è comunque necessario fare attenzione, perché chiunque abbia il potere di causare danni emotivi, può probabilmente renderci la vita molto difficile.
Consideriamo gli angoli prima di andare avanti. Se c’è un problema, va affrontato, ma pensando a ciò che diremo e faremo prima di iniziare.
Un fallout può essere inevitabile, ma possiamo spesso mitigare il danno semplicemente essendo preparati.
Se accusiamo in modo aperto e diretto un manipolatore, difficilmente lo sentiremo ammettere le sue intenzioni e le sue colpe.
È piuttosto probabile che si innervosisca, che cerchi di ribaltare la situazione accusando a sua volta.
Laddove vi sia l’impossibilità di chiudere definitivamente il rapporto, una buona soluzione può essere quella di dare un ultimatum in modo calmo, ma deciso.
Tenendo le emozioni caricate al minimo, mantenendo la voce bassa ma ferma, chiariamo che determinati comportamenti non saranno più tollerati in futuro.
Quando invece la relazione può essere interrotta, meglio essere brevi e non lasciare molto spazio alla discussione. Così facendo non si apre la possibilità di argomentare e subire ulteriori abusi emotivi.
È difficile, fa male chiudere una relazione, sempre e per qualsiasi motivo, ma perdere noi stessi in una battaglia emotiva, è molto più doloroso.