Una frase che a molte persone sarà venuta in mente, soprattutto a chi si è imbattuto nelle peggiori espressioni dell’essere umano: l’invidia e la gelosia.
Un noto proverbio recita così:
“dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io” e quello che viene definito come fuoco amico, è una delle situazioni più subdole e pericolose che molte persone incontrano durante il loro cammino.
L’invidia è pericolosa, è uno stato d’animo intriso di cattiveria, rabbia.
Un sentimento il cui scopo non è quello di contrastare quanto di togliere, abbattere. Genera astio, suggerisce cattiveria nei confronti della persona oggetto di questa invidia.
Può essere un’emozione, cioè la “stretta” provata quando si viene a sapere che un altro ci ha superato, o diventare un sentimento duraturo: uno stato di malessere e inadeguatezza, con malevolenza verso la persona invidiata.
Stiamo parlando di qualcosa che non ha a che fare con quella spinta ” sana” che si prova quando un concorrente o un collega di lavoro raggiunge risultati migliori.
Quella cioè che viene definita come una motivazione a fare altrettanto, ad impegnarsi di più.
La reazione spontanea, immediata che ci coglie quando veniamo a sapere che siamo oggetto di invidia e calunnia, è quella di affrontare di petto questa provocazione.
Ci spinge verso una bufera intrisa di rabbia e desiderio di giustizia
Occorre fare attenzione e non cadere infatti in un ulteriore tranello. Cercare di ottenere giustizia, litigare con persone di questo livello, rischia di essere inutile, dal momento che usano dissimulazioni e cattiveria e difficilmente si prestano al confronto diretto.
La prima reazione di persone con questo livello di cattiveria, è quello anzi di apparire indignate di fronte allo sfogo della persona offesa, di mostrare quasi vicinanza e solidarietà.
La condotta di esse è appunto basata sulla menzogna costante e sull’inganno.
Il consiglio migliore quindi, è quello di fare pulizia, in maniera definitiva, ed allontanare senza riserve questo tipo di persone.
Ne va del proprio benessere interiore, tranquillità, anche della propria salute.
Chi si imbatte in esperienze come queste è anche utile che poi, ad acque calme, faccia anche qualche riflessione sulla propria vita e sui propri obiettivi.
Cercare il successo e il consenso a tutti i costi espone a sentimenti come l’invidia e la cattiveria, lo vediamo quotidianamente.
Non significa rinunciare alla propria vita o abbandonare un percorso intrapreso da tempo, magari frutto anche di anni di studio e di impegno, quanto di non basare la propria vita solo sul concetto di successo in campo sociale e lavorativo.
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