È possibile percepire l’educazione di una persona dal modo in cui manifesta il suo disaccordo

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By Deborah Doca

Molto interessante l’argomento che andiamo a proporre, a maggior ragione al giorno d’oggi,

in quella che viene definita la società della comunicazione, ovvero una società fondata sul confronto e sullo ” scontro” continuo.

Durante tutte le nostre giornate, è inevitabile confrontarci ed essere quindi anche in disaccordo con molte persone.

Dobbiamo sostenere ed affermare il nostro punto di vista, affrontare un certo numero di opinioni completamente opposte alle nostre.

Da uno studio condotto di recente da una prestigiosa università americana, è emerso come oggi il confronto, inevitabile, generi due conseguenze non sempre piacevoli: percezione di minaccia e tendenza all’arroccamento.

Più il dialogo riguarda questione percepite come importanti, maggiore diventa il senso di scontro, minaccia e conseguente arroccamento se questo non avviene entro binari di educazione e civiltà.

Le conseguenze portano molte persone a rifuggire il confronto o, all’opposto, a sviluppare un senso di aggressività che dà loro sicurezza e sensazione di forza.

Nessuno di noi può sfuggire ai luoghi di lavoro, alle aule scolastiche, alle riunioni sociali, dove c’è sempre chi non è d’accordo con le nostre opinioni.

Il punto essenziale non è questo, quanto chi critica le nostre opinioni con atteggiamenti ignoranti e aggressivi.

Dal punto di vista del progresso, cioè della possibilità di avanzare, andare oltre concetti considerati statici e non modificabili, è essenziale, è la linfa di questo processo.

Il problema sorge quando al confronto, anche serrato, si sostituisce l’arroganza, la presunzione di sapere e decidere al posto altrui, di esprimersi con alzando la voce  anzichè argomentare.

È un problema tipico della nostra epoca, sempre più nutrita di slogan, di mancanza di approfondimento e di contro sempre più invasa da argomenti, posizioni, idee veicolate molto spesso dai numerosi social network.

Il grande semiologo Umberto Eco sosteneva che più rimaniamo sulla superficie delle questioni, maggiore sarà il baccano dell’arroganza.

È bello e stimolante incontrare persone che non sono d’accordo con noi e sviluppare una discussione equilibrata, ricca e produttiva.

È solo in questo modo che la conoscenza si diffonde, è solo in questo modo che cresciamo, maturiamo e diventiamo migliori.
Anche mantenendo le nostre idee.

Cosa ne pensate? Capita anche a voi di vivere queste situazioni? Scriveteci le vostre esperienze e le vostre opinioni e condividete per conoscere quelle dei vostri amici!