Mai, mai, mai parlare male degli altri; ma soprattutto, non parlare male di te stesso, non raccontare le tue miserie, i problemi e le pene per trovare conforto nella compassione altrui.
Mai attirare gli occhi della pietà, desiderare e invocare su di sé condizioni degne di pietà.
Gli individui senza un “centro” parlano troppo, sono sempre pronti ad esprimere opinioni, criticare, diffondere, riprodurre, aggiungere e fomentare conversazioni in modo non riflessivo e disorganizzato.
Probabilmente non lo sanno, ma questo è il modo più rapido per perdere totalmente il potere della parola.
Non tenere la bocca chiusa è il modo giusto per sprecare energia e vitalità.
Quando insegno nei corsi di oratoria, insisto sempre che non c’è
meccanismo migliore per espandere questa abilità rispetto al “Chiudi la bocca!”.
E tenere la bocca chiusa non significa solo non pronunciare parole a caso, ma essere consapevoli di come i pensieri nascono e vengono elaborati, come possono essere canalizzati e indirizzati favorevolmente.
Non di rado, una “lingua sciolta” è accompagnata da una mente astuta, da un ragionamento superficiale e da un temperamento incontrollato.
Nel Piano Astrale, una persona che non domina la Potenza della Parola, si presenta in un’aura turbolenta, dove i Pensieri della Forma ruotano su tutti i lati senza la legge e l’ordine.
Sono soldati ingovernabili, fragili e completamente disarmati, sensibili a qualsiasi influenza o attacco esterno.
Spiritualmente mascherati, tendono a sentirsi costantemente scoraggiati, immotivati, stanchi, depressi.
Chi non controlla la Parola, non controlla il Pensiero e quindi non domina l’Esistenza stessa.
Se prendersi cura ed espandere la propria esistenza è il miglior servizio che possiamo offrire all’umanità, la “chiusura” è la pratica più feconda che possiamo applicare alle nostre vite.
Coloro che sviluppano la capacità del Silenzio, approfittano di meravigliose opportunità per non parlare di sciocchezze.
Sembra qualcosa di ovvio e facile, ma non lo è:
la difficoltà di conoscere il tempo di lasciare la scena, di scendere dal palco e di permettere all’Universo di finire lo spettacolo, è uno dei motivi di maggiore stress e disadattamento.
Quando ci si lascia dominare dall’entusiasmo di “rispondere sentendosi all’altezza”, di cercare il cambiamento, di farsi sentire, di imporsi, di gridare più forte, di fare presente ad ogni costo, è creare “scarichi” che succhiano l’energia personale
Disinstalla dal cuore l’abitudine di riprodurre eventi spiacevoli, tragedie, disastri e catastrofi; evita di immergerti nelle ondate di collera collettiva, pettegolezzi comuni e pettegolezzi diffusi.
Impara il silenzio.
Il silenzio è la capacità di mantenere la mente concentrata su ciò che è veramente importante, è astenersi da collocamenti inutili e dire solo ciò che corrisponde a quello che si vuole vedere manifestato nell’universo stesso.
Il silenzio ti è grato.
Silenzio significa mettere in parole la Forza, l’Abbondanza, l’Equilibrio, la Salute, l’Illuminazione, la Felicità e il Bene.
Il silenzio è anche la lotta per i diritti, è quello di andare in strada ed entrare nel campo di battaglia, se necessario; ma è ugualmente possibile tornare allo stato di Pace e Centralità.
Il silenzio è l’unico modo per acquisire il potere della parola.