Non è facile accettare i nostri fallimenti, capire che possiamo ferire gli altri più o meno intenzionalmente, che possiamo essere spiacevoli.
Non è facile ammettere i propri errori, perché farlo significa rimediare, cambiare qualcosa in noi e i cambiamenti, soprattutto, sono molto faticosi.
Non tutti sono in grado di capire che il proprio comportamento determina molto di ciò che accade nelle loro vite.
Accettare le conseguenze ed ammettere di non essere perfetti.
Questo è il motivo per cui molte relazioni di amicizia, lavoro, famiglia, amore, finiscono per non funzionare.
Stare con qualcuno richiede compromessi, limiti, rispetto, rinunce, concessioni e qualsiasi interazione dovrebbe essere su una strada a doppio senso.
Diversamente, una delle parti avrà sempre più pesi dell’altra, ma questo è quello che accade quasi sempre, senza che l’altro se ne renda nemmeno conto.
O non vuole farlo.
Chi non è abituato a guardare dentro se stesso, difficilmente riuscirà a guardare l’altro.
Anzi, penserà persino di conoscerlo, limitandosi ad osservare tutto ciò che è superficiale.
Limitandosi all’apparenza.
Dal momento che non passa nemmeno un secondo a riflettere sulle proprie azioni, trascorre la giornata prestando attenzione all’altro, riempiendolo di critiche e giudizi.
Scarica sul partner responsabilità, malumore, frustrazioni e difronte le reazione dell’altro, chiede persino che cambi atteggiamento.
Non si rende conto, forse, che spesso le risposte che gli vengono rivolte, sono sgradevoli perché lui stesso le provoca e causa disagio.
Sono tante le persone che feriscono partner ed amici e quando di conseguenza vengono a loro volta feriti, sembrano confusi, dicono di non riuscire a capire il perché vengano trattati in quel modo.
Pretendono delle scuse, si sentono offesi, accusano gli altri di egoismo e insensibilità. Diventano le vittime della situazione e a nulla serve cercare di farli ragionare.
Relazionarsi con coloro che non riflettono su se stessi e sugli altri, può essere doloroso ed estenuante il più delle volte.
Tutta la carica emotiva, il peso affettivo, sarà sempre e solo da una parte. E non solo.
Si verrà sempre accusati di essere bruschi, egoisti, indisponenti , lavativi, insensibili ed egoisti.
Anche l’amore più grande o l’amicizia più forte, non possono sopravvivere in una relazione dove non esiste reciprocità, comprensione, rispetto e condivisione.
Prima di lasciarci logorare e sfinire da questi rapporti a senso unico, chiudiamoli.
Impariamo una volta per tutte che le persone non cambiano, restano essenzialmente quello che sono.
E l’amore non basta, l’amore non può “salvare” chi non vuole essere salvato e chi non pensa nemmeno di averne bisogno.
Cosa ne pensate? Avete vissuto anche voi esperienze simili?
Scriveteci le vostre opinioni e condividete per conoscere quelle dei vostri amici!